OKPEDIA CONTRIBUTI SOCIALI

L'anzianità contributiva

L'anzianità contributiva è la somma dei contributi accreditati al lavoratore durante la sua vita lavorativa. L'anzianità contributiva è un parametro determinante per l'accesso alla pensione e per il calcolo delle prestazioni pensionistiche. L'anzianità contributiva minima è uno dei requisiti fondamentali per l'accesso alla pensione di vecchiaia. Sono compresi nell'anzianità contributiva anche i contributi versati e riscattati durante il servizio militare.

L'anzianità contributiva minima

L'anzianità contributiva minima è il numero minimo di contributi che consente al lavoratore di accedere e al calcolo delle prestazioni pensionistiche. L'anzianità contributiva minima è anche detta contribuzione minima, talvolta è chiamata dagli addetti semplicemente come "minima". Ad esempio, i lavoratori dipendenti devono possedere almeno 20 anni (1040 contributi settimanali versati) di anzianità contributiva per avere diritto alla pensione di vecchiaia. Nel corso della storia italiana la contribuzione minima richiesta per andare in pensione è andata man mano crescendo, passando da 15 a 20 anni nel periodo che intercorre tra il 1993 e il 2000.

La legge 683 del 1983 stabilisce che il numero dei contributi settimanale da accreditare al lavoratore dipendente nel corso dell'anno solare deve essere pari al numero delle settimane retribuite nello stesso anno solare. Sulla base della normativa in vigore nel 2008 per essere considerato valido ai fini del calcolo il contributo settimanale versato non deve essere inferiore al 40% dell'importo del trattamento minimo mensile INPS in vigore nell'anno solare. Tale valore è conosciuto come minimale retributivo settimanale per l'accredito dei contributi pensionistici.

https://www.okpedia.it/temp/anzianita_contributiva


Segnala un errore o invia un suggerimento per migliorare la pagina


Contributi sociali

Contributi pensionistici


FacebookTwitterLinkedinLinkedin