Impianto geotermico
Un impianto geotermico è una struttura in grado di produrre energia elettrica e/o calore sfruttando l'energia geotermica del sottosuolo terrestre. A seconda della tecnologia utilizzata, gli impianti geotermici sfruttano l'escursione di temperatura tra le rocce superficiali e quelle in profondità ( energia geotermica ) per riscaldare un fluido termovettore o per produrre vapore acqueo ( forza vapore ). Il riscaldamento del fluido termovettore consente di scambiare il calore della sorgente in profondità con un serbatoio d'acqua in superficie per la produzione dell'acqua sanitaria e del riscaldamento degli ambienti interni degli edifici. La produzione del vapore acqueo, invece, consente di trasformare l'energia cinetica della forza vapore in energia meccanica e, infine, in energia elettrica. Gli impianti geotermici possono essere classificati in:
Impianti geotermici di grandi dimensioni. Gli impianti geotermici di grandi dimensioni sono situati nelle zone con medio-alta intensità geotermica ( campi geotermici ). In queste zone l'escursione termica tra le rocce in superficie e quelle in profondità è maggiore, rendendo più alto il rendimento energetico degli impianti. L'impianto è composto da una perforazione in profondità di circa 500-1500 metri e da una struttura industriale in superficie. Un flusso di acqua fredda viene pompato dalla superficie in profondità, dove si trasforma in vapore acqueo per effetto del contatto con la sorgente di calore. Il vapore fuoriesce in superficie nei condotti di uscita, dove un sistema di turbine consente di trasformare l'energia cinetica della forza vapore in energia meccanica e, infine, in energia elettrica.
Nelle zone a normale intensità geotermica il rendimento degli impianti è più basso, poiché l'escursione termica è 5-6 volte inferiore. Per ottenere il medesimo rendimento è necessario iniettare l'acqua molto più in profondità ( 5000-10000 metri). 
Impianti geotermici di piccole dimensioni. Gli impianti geotermici di piccole dimensioni sfruttano l'escursione termica delle rocce nel sottosuolo a basse profondità, in media 50-100 metri. L'escursione termica viene sfruttata prevalentemente per il riscaldamento dell'acqua sanitaria e per il riscaldamento degli ambienti interni. In un sistema chiuso di condotte verticali, dalla superficie in profondità, viene fatto circolare un liquido termovettore. Nella zona più profonda ( zona calda ) dell'impianto il liquido si riscalda mentre nella zona in superficie ( zona fredda ) il liquido termovettore scambia il calore con l'acqua di un serbatoio d'acqua. La circolazione del liquido consente di produrre acqua calda per il riscaldamento dell'edificio o per il consumo diretto ( acqua sanitaria ).
