Gli imperi commerciali del XVI secolo

Le scoperte geografiche del XV secolo modificano radicalmente la geopolitica europea. Le grandi potenze atlantiche, Spagna e Portogallo, sono le prime a estendere la propria sovranità territoriale sui possedimenti nelle terre scoperte, creando i primi imperi coloniali.

I primi imperi coloniali spagnoli e portoghesi

Con il trattato di Tordesillas del 1494 il Portogallo fonda le prime colonie nel Sud America, da cui esporta risorse naturali e materie prime. Secondo il trattato ai portoghesi spettano di diritto tutte le terre del nuovo continente ( America ) che si affacciano sull'Oceano Atlantico prima del 46° meridiano. Alla Spagna tutte le altre.

La scoperta dell'America fa affluire in Spagna e Portogallo una grande quantità di metalli preziosi, oro e argento, nonché prodotti alimentari fino a quel momento sconosciuti, come la cioccolata, il tabacco, il masi, il pomodoro, la patata, il chinino, le noccioline, il tacchino, ecc.

Le colonie oltremare rappresentano anche un mercato di sbocco potenziale in cui esportare i prodotti europei e un luogo dove far nascere le nuove industrie, lungo le coste e le insenature del nuovo continente.

Sono anche una valvola di sfogo per la crescita demografica della popolazione europea. La scarsità delle terre libere in Europa spinge le classi più povere a emigrare nel nuovo mondo.

L'affluso di oro in Europa e l'inflazione

L'enorme e improvviso afflusso di oro e argento in Spagna provoca una rapida inflazione dei prezzi interni. I metalli preziosi sono impiegati per acquistare merci, facendo crescere la domanda dei beni al di sopra dell'offerta, con conseguente inflazione dei prezzi.

Questo fenomeno è conosciuto nella storia economica come rivoluzione dei prezzi. In soli centocinquanta anni, dal 1500 al 1650, triplicano le scorte di metalli preziosi in Europa.

Dall'osservazione di questo fenomeno nasce la teoria quantitativa della moneta, la legge economica che lega la quantità di moneta ( M ) al fenomeno inflattivo dei prezzi ( P ), e le teorie bullioniste che associano la ricchezza di un paese all'avanzo della bilancia dei pagamenti con l'estero.

Il nesso causale tra le scorte dei metalli e inflazione non è accolto da tutti gli storici. Secondo alcuni studi, la crescita dell'inflazione in Europa è cominciata prima dell'afflusso dei metalli preziosi dalle Americhe. L'inflazione potrebbe essere originata anche dalla crescita demografica che in quegli anni conosce una rapida accelerazione in Europa, premendo sulla domanda di mercato dei generi alimentari.

Le conseguenze sulle civiltà native americane

Per costruire le colonie e come manodopera le potenze europee utilizzano gli schiavi catturati in Africa. Questo immenso flusso coatto di popoli ed etnie modifica radicalmente l'ambiente e distrugge le culture indigeni.

In breve tempo l'espansionismo europeo causa la scomparsa delle civiltà precolombiane degli aztechi, dei maia e degli incas.

Al seguito dei soldati si spostano anche i missionari per convertire le popolazioni locali al cattolicesimo. L'opera di conversione religiosa è molto spesso imposta con la forza.

I conquistatori europei portano nelle colonie anche animali e piante europee, nonché eserciti e malattie, che mietono tragicamente le popolazioni autoctone del nuovo continente.

Il declino del commercio mediterraneo e di Venezia

Le vie del commercio internazionale si spostano dal Mar Mediterraneo all'Oceano Atlantico e Indiano.

Il Portogallo fonda delle stazioni commerciali lungo le coste dell'Africa e l'Oceano Indiano, creando una nuova via di comunicazione marittima tra l'Europa e l'Oriente, attraverso la circumnavigazione del continente africano.

Le nuove rotte provocano il rapido declino del commercio sul Mediterreneo e la decadenza di Venezia, fino a quel momento uno dei principali punti di arrivo delle mercanzie orientali.

Lo sviluppo delle imprese mercantili e delle banche

L'espansionismo commerciale stimola la rapida crescita delle imprese mercantili e bancarie. I grandi profitti generati dalle nuove rotte commerciali consentono alle compagnie mercantili di trovare più facilmente dei finanziatori rispetto al passato.

D'altra parte, il fiorire dei commercio internazionale produce un impatto positivo sul settore bancario. Le banche attingono ai risparmi di gran parte della popolazione e reimpiegano il capitale liquido per finanziare le imprese mercantili.

Spesso, le stesse banche acquisiscono delle quote di proprietà delle imprese. Nasce così la figura della società per azioni.

Le imprese bancarie-mercantili vedono crescere rapidamente il loro potere economico e politico, fino a influenzare le scelte politiche dei loro governi nazionali. Gli stati concedono monopoli e protezioni alle imprese mercantili nazionali.

Secondo la visione bullionista degli amministratori pubblici europei, molto diffusa nel XVI e XVII secolo, gli stessi obiettivi commerciali delle imprese private coincidono con gli interessi dei governi europei.

Tra queste, una delle più potenti è la Compagnia delle Indie Orientali ( East India Company ) fondata nel XVII secolo

L'espansionismo coloniale delle altre potenze europee

Alla fine del XV secolo non ci sono altre potenze europee in questa corsa all'espansionismo coloniale, in particolar modo in America, e i due paesi atlantici possono spartirsi il continente senza problemi con il trattato di Tordesillas.

Sulla scia delle scoperte geografiche spagnole e portoghesi, si inseriscono le spedizioni esplorative e militari degli inglesi, dei francesi e degli olandesi nell'America settentrionale. Il Nord America è l'unica zona del continente a non essere ancora occupata dagli spagnoli e dai portoghesi.

A causa del ritardo delle spedizioni, le colonie nord-americane non conoscono subito una rapida crescita demografica come le altre.

Nel XVI secolo queste potenze sono attive anche nelle attività di pirateria per saccheggiare i galeoni spagnoli e portoghesi, lungo le rotte commerciali che congiungono i due paesi europei con l'America e l'Asia.

Queste attività di pirateria si trasformano ben presto in veri e propri conflitti bellici tra i paesi europei che si contendono il controllo dei territori e delle rotte mercantili.

Le guerre ridimensionano il potere coloniale ispanico-portoghese e decreta la nascita di nuovi imperi commerciali gestiti da Inghilterra, Francia e Olanda.

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  1. la storia economica

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