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Diaspora ebraica

La diaspora ebraica è la dispersione del popolo ebraico nel mondo. Ha origine prevalentemente in due distinti momenti della storia. Il primo evento storico risale alla conquista di Gerusalemme da parte dei babilonesi nel 587 a.C. e alla conseguente deportazione della popolazione ebraica a Babilonia. Nel corso della "cattività babilonese" gli ebrei completano la redazione delle norme rabbiniche ( "Talmud babilonese" ). Il secondo evento storico è datato 135 d.C. quando i romani decidono di reprimere le continue ribellioni del popolo ebraico all'autorità dell'impero romano con la distruzione della città di Gerusalemme ed il divieto agli ebrei di risiedere in Palestina. Ciò causa la migrazione forzata degli ebrei in altre terre lontane, dal Nord Africa alla Spagna, dai Balcani al Caucaso. Il provvedimento romano è alla base di tutte le persecuzioni subite dal popolo ebraico nella sua storia fino all'olocausto nazista del Novecento. Al termine della Seconda Guerra Mondiale l'ONU ha riconosciuto agli ebrei il diritto di tornare in Palestina per fondarvi lo Stato d'Israele. Ciò ha tuttavia causato la ribellione delle popolazioni locali arabe che, d'altra parte, chiedono il riconoscimento dello Stato della Palestina. La questione è attualmente uno dei problemi di politica internazionale più complessi del mondo contemporaneo.

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Antico popolo ebraico


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