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Accantonamento

L'accantonamento è una operazione amministrativa per destinare una quota del reddito di esercizio alla costituzione di un fondo finalizzato alla copertura di una particolare spesa futura o rischio futuro. È un'azione di anticipazione di costi che si manifesteranno o potrebbero manifestarsi in un esercizio futuro, imputando ad ogni esercizio l'onere economico di sostenere una quota degli stessi mediante l'accantonamento economico in uno specifico fondo del bilancio. Lo stesso termine "accantonamento" richiama l'azione del verbo "accantonare" ossia mettere da parte. I fondi di accantonamento nascono per far fronte ad una situazione di incertezza. Nel momento in cui si verifica l'evento incerto la somma disponibile nel fondo di accantonamento consente di coprire la relativa spesa economica da affrontare. L'accantonamento può comunque essere attuato anche per far fronte alla copertura di spese future certe. I fondi di accantonamento si distinguono nelle seguenti tipologie.

  • Fondi di accantanamento per oneri e costi. I fondi di accantonamento per oneri e costi nascono per coprire l'incertezza su spese future di cui non si conosce né l'entità, né il momento temporale preciso in cui dovranno essere affrontate. Un esempio di questo tipo è il fondo per le indennità di fine rapporto del personale.
  • Fondi di accantonamento per rischi e svalutazioni. I fondi di accantonamento per oneri e svalutazioni nascono per coprire le spese di un evento incerto. In questo caso è lo stesso evento ad essere incerto.

La quota di accantonamento può essere determinata sulla base di un criterio soggettivo o oggettivo, certo o presunto, sulla base dell'esperienza passata e delle informazioni a disposizione. Ad esempio una impresa può destinare una quota del reddito per creare un fondo destinato a coprire eventuali spese impreviste come la riparazione di guasti agli impianti oppure, più in generale, a copertura di spese impreviste come multe, sanzioni, spese giudiziarie, ecc. L'accantonamento è regolamentato da norme civilistiche. Nell'articolo 2424 bis del codice civile il legislatore italiano definisce gli accantonamenti: "Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono destinati soltanto a coprire perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio sono indeterminati o l'ammontare o la data di sopravvenienza." I fondi di accantonamento sono iscritti come voci passive del soggetto economico e si distinguono dall'ammortamento I fondi di accantonamento si distinguono anche dai fondi di riserva, questi ultimi sono creati dalle quote dell'utile netto di esercizio per accrescere il capitale originario della società.

Accantonamento ( contabilità ). Dal punto di vista contabile l'accantonamento è un procedimento economico-contabile per attribuire a un esercizio dei costi aggiuntivi, oltre i costi e ricavi di competenza dell'esercizio, per operazioni che si manifesteranno soltanto negli esercizi futuri. In tal modo una quota del reddito di esercizio corrente viene imputato alla copertura finanziaria delle operazioni future. La scrittura contabile di accantonamento consente la costituzione di un fondo per far fronte a eventi futuri certi ( spese future, costi futuri, ecc. ) o incerti ( rischi, costi presunti, ecc. ). Un esempio di accantonamento è la creazione di un fondo per le spese future di manutenzione degli impianti produttivi.

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