Vizio di circolarità logica del salario naturale

Gli economisti classici considerano il salario naturale come il punto centrale intorno al quale oscilla il salario di mercato.

Tuttavia, gli economisti classici non considerano il salario naturale in termini fisiologici, come la quantità di cibo necessaria a un uomo per sopravvivere, bensì come il prodotto delle abitudini e di fattori socio-culturali ossia costumi e abitudini ( habits and customs ).

Pertanto, nel corso del tempo il salario naturale può cambiare. Non è sempre lo stesso.

Così facendo, però, si crea un evidente vizio di circolarità logica. Il salario di mercato determina il reddito dei lavoratori e quest'ultimo muta le abitudini di consumo. Pertanto, il salario di mercato influenza il salario naturale, intorno al quale dovrebbe orbitare.

In altri termini, il salario di mercato influenza quello naturale e viceversa, il salario naturale determina quello di mercato.

Inoltre, il salario naturale influisce sul salario di mercato tramite i fenomeni demografici ma soltanto nel lungo termine, nell'ordine di qualche decennio. Nel breve periodo non si nota alcun nesso causale evidente tra salario naturale e di mercato.

Esempio. Un salario di mercato superiore a quello naturale aumenta la natalità e ridurre la mortalità. La popolazione cresce di numero e l'offerta di lavoro aumenta, riducendo il salario di mercato. Tutto questo, però, si verifica nell'arco di una generazione. È necessario attendere anni prima di vedere calare il salario di mercato.

Allo stesso modo, se il salario naturale varia lentamente, le sue variazioni sensibili si notano soltanto a distanza di 20-25 anni. Pertanto, il suo impatto sul salario di mercato è quasi invisibile a distanza di mesi o di anni.

Il meccanismo di aggiustamento del salario naturale ha luogo in un arco temporale molto lungo. Nel corso del tempo la crescita demografica della popolazione spinge il salario di mercato verso il suo livello naturale ( salario di sussistenza ).

Quindi, nel breve termine le variazioni salariali sono da attribuirsi esclusivamente al salario di mercato.

Per risolvere il problema del salario naturale, i ricardiani decidono di abbandonare il concetto di salario naturale di sussistenza, considerandolo soltanto come il livello minimo del salario di mercato. Questa soluzione è detta teoria del fondo-salario, viene proposta da McCulloch e ripresa da altri, tra i quali anche John Stuart Mill.