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Boeing X-37

Boeing X-37B OTV-1Boeing X-37 è un veicolo spaziale in grado di volare e atterrare autonomamente. Lo spazioplano non ha equipaggio a bordo con sistema di guida autonomo. Ha una lunghezza di circa 8,9 metri ed un'apertura alare di 4,5 metri. La navicella è alta 2,9 metri. Boeing X-37B può raggiungere una velocità Mach 25 nelle fasi di rientro. È protetta da uno scudo termico. Il motore della navicella è un Rocketdyne AR-2/3 alimentato con idrogeno e JP-8.

Storia Boeing X-37

Il progetto nasce nel 1999 quando la Nasa assegna il compito di sviluppare un progetto di navicella spaziale alla Boeing. Al progetto partecipa anche l'Air Force. Nei primi prototipi della Nasa la navicella spaziale X-37A è destinata ad essere trasportata all'interno della stiva di carico degli Space Shuttle. In seguito all'incidente dello Shuttle Columbia nel 2003 la Nasa ha optato per la messa in orbita della navicella X-37 mediante un razzo vettore di tipo Delta II o Atlas V. Nel 2004 il progetto passa all'aeronautica militare americana (Air Force) che annuncia lo sviluppo del modello X-37B OTV (Orbital Test Vehicule) in partnership con la Nasa e con la società Boeing leader nella costruzione degli aeroplani. La versione X-37B è un derivato del modello X-37A della Nasa. La navicella spaziale (o spazioplano) viene portata in orbita tramite razzi vettori ed è progettato per restarvi circa 270 giorni. Al termine della missione spaziale il veicolo spaziale rientra nell'atmosfera ed attera come un qualsiasi aeroplano. Il primo volo sperimentale della navicella X-37B in orbita bassa è avvenuto il 22 aprile 2010.

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