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Paul Klee

Paul Klee nasce a Munchenbuchsee (Berna) nel 1879, da padre tedesco e madre svizzera. Appartiene ad una famiglia di musicisti ed era egli stesso violinista. Dopo molte indecisioni decide di studiare pittura e frequenta l’Accademia di Monaco dove ebbe tra i suoi insegnanti il noto pittore simbolista Franz von Stuck. Più tardi visitò l’Italia tra 1901 e 1902, si recò poi a Berna e a Parigi. Dopo il matrimonio con la pianista Lil Stumpf nel 1906 si trasferisce a Monaco, allora importante centro di avanguardia, e qui conobbe Kandinsky e Macke. Dal 1925 insegna presso il Bauhaus, mentre dal 1931 insegna all’Accademia di Dusseldorf, ma fu allontanato con l’avvento del regime nazista che vedeva la sua arte come degenerata. Klee lasciò la Germania e si recò in Svizzera nel 1933. Morì a Muralto (Locarno) nel 1940.

Esordi di Paul Klee

La sua prima apparizione sulla scena artistica avvenne nel 1912, durante la seconda esposizione del gruppo Der Blaue Reiter (il Cavaliere Azzurro), gruppo espressionista che contribuì molto all’evoluzione dell’arte astratta. In un secondo viaggio a Parigi ci fu il fondamentale incontro con i cubisti e con Robert Delaunay, che lo guidarono verso un tipo di ricerca che prediligeva il colore. Questo tipo di strada viene seguita anche nel suo viaggio in Tunisia del 1914, in compagnia di Macke, durante il quale viene profondamente colpito dalla luce squillante del Sud e dai colori vividi del Mediterraneo, così diversi da quelli nordici. Durante il suo viaggio in Italia era stato profondamente colpito dai grandi maestri come Leonardo, Raffaello e Michelangelo, ma si rende conto di non poter proseguire sulla loro strada, di non poter superare i loro risultati e decide di ispirarsi alla cultura araba e selvaggia piuttosto che a quella classica. Il suo interesse è per la pittura intesa come arte primordiale: a questo proposito nel 1912 aveva scritto che nell’arte si può sempre ricominciare da capo, e questo è evidente nelle raccolte etnografiche e nei disegni dei bambini e dei malati di mente. Questo lo porta a sviluppa una poetica molto personale, con una libertà compositiva “elementare”, molto simile al disegno infantile. L'interesse per il disegno artistico dei bambini risale però a molto tempo prima, e per la precisione al 1902, quando si imbatté casualmente in alcuni suoi disegni infantili. Di questo tipo di rappresentazione apprezzava soprattutto la capacità di vedere il mondo con occhi innocenti. Quello di Klee è una sorta di mondo parallelo, continuamente in bilico tra visibile e invisibile, tra astratto e figurativo. In tutta la sua opera cerca di rendere visibile quanto di magico e misterioso è racchiuso nel mondo. Al centro c’è sempre l’uomo, diviso tra materia e spirito.

La produzione Paul Klee

Klee è una figura fondamentale dell'arte del Novecento, che però non si può considerare appartenente ad un’unica corrente artistica: fu invitato ad esporre con i vari gruppi di avanguardia, - Astrattisti, Dadaisti, Surrealisti – ma rimase sempre isolato. Il suo metodo di lavoro non era mai ripetitivo, e rifiutò di costruirsi uno stile, e utilizzò sempre nuove tecniche. La sua ricchissima produzione conta circa novemila opere, tra disegni su carta, quadri su tela, su tavola o su tela applicata al legno, acquarelli, incisioni, maschere, rilievi marionette. Nell’ultima sua produzione subentra uno stato d’animo malinconico e caratterizzato da pesanti linee nere. Gran parte delle sue opere si trovano nella Fondazione Klee, con sede presso il Kunstmuseum di Berna.

Alcune opere di Paul Klee

  • Paesaggio, 1914
  • Già sommerso, 1918
  • Giardino a Tunisi, 1919
  • Avventura si una giovane signora, 1922
  • Red Balon, 1922
  • Magia di pesci, 1925
  • Il pesce rosso, 1925
  • Canzone araba, 1932
  • Parnas, 1932
  • Cameretta a Venezia, 1933
  • Parco, 1938
  • L’Angelo della morte, 1940
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