Mercato dei derivati

Il mercato dei derivati è un mercato specifico dove sono scambiati gli strumenti derivati, ossia quei contratti a scadenza aventi un'attività sottostante agli strumenti finanziari.

Perché si chiamano derivati? Si chiamano "derivati" perché questi strumenti finanziari derivano il proprio valore da un'altra attività finanziaria sottostante senza la quale gli strumenti derivati stessi non potrebbero esistere.

Un mercato derivato è una tipologia di mercato finanziario in cui si negozia un derivato. Alcuni esempi di derivati sono i contratti di opzione e i futures.

Le caratteristiche del mercato dei derivati

Il mercato dei derivati si distingue dal mercato cash dove le operazioni sono a pronti.

E' caratterizzato da elevata liquidità e rischio degli investimenti.

Data la volatilità dei prezzi, nel mercato dei derivati nel un investimento finanziario può essere soggetto ad elevati rendimenti o perdite nel corso del tempo.

I derivati nel mercato finanziario italiano

Nel 1994 è stato istituito l'IDEM ( Italian Derivatives Market ) per negoziare gli strumenti derivati che, data la loro specificità, differiscono dagli strumenti finanziari tratti in Borsa.

Nel mercato IDEM si possono negoziare soltanto i contratti derivati standardizzati come le opzioni o i futures.

Nota. I principali prodotti scambiati nel mercato dei derivati in Italia sono il Fib30, il Midex future, il Mib30 e le opzioni dei contratti di opzione put o call dei singoli titoli.

Le negoziazioni sono svolte in una fase continua di negoziazioni dalle 9 alle 17:40.

Possono operare nel mercato dei derivati gli operatori, detti operatori market maker, abilitati dalla Consob.

Per agevolare la liquidità degli strumenti derivati, oltre agli operatori market maker, la Borsa può consentire gli scambi anche a operatori specialisti che si impegnano ad acquistare o vendere una quantità minima di contratti.