Capacità di agire
La capacità di agire è l'idoneità della persona all'esercizio dei diritti e all'assunzione degli obblighi di cui è titolare. La capacità di agire è una qualità giuridica delle persone fisiche. Non deve essere confusa con la capacità giuridica. Le persone giuridiche hanno una capacità giuridica ma non anche una capacità di agire. L'imprenditore, come persona fisica, deve possedere la capacità di agire per l'esercizio dell'attività imprenditoriale. Nell'ordinamento giuridico italiano la capacità di agire viene raggiunta al compimento della maggiore età ossia al 18° anno d'età della persona. Prima del 1975 la maggiore età era fissata per legge al compimento del 21° anno d'età. La capacità di agire può essere limitata o revocata in sede giurididizionale (es. interdizione, emancipazione, ecc.). La capacità di agire si estingue conla morte o con l'interdizione della persona.
La capacità di agire va distinta dalla capacità giuridica. La capacità giuridica è riconosciuta a tutte le persone fisiche in quanto soggetti giuridici. La capacità di agire è invece l'effettiva attitudine della persona ad esercitare diritti e doveri. La capacità di agire non si acquisisce con la nascita e non è riconosciuta a tutti. Generalmente, la capacità giuridica si acquisisce con la maggiore età (a 18 anni). Può tuttavia essere soggetta a limitazione ed esclusioni anche in età adulta. Tramite il procedimento giudiziario di interdizione è possibile privare in tutto o in parte della capacità di agire una persona, se giudicata incapace di intendere e di volere. Senza la capacità di agire una persona fisica non può compiere atti giuridici. Il giudice assegna alla persona intedetta un tutore che agisca in sostituzione e negli interessi della persona interdetta. Anche i minori non possiedono capacità di agire. In quest'ultimo caso, sono i genitori ad agire nei loro interessi, svolgendo una funzione di tutela simile a quella del tutore.