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Antica civiltà indiana

La valle del fiume Indo è la culla della civiltà indiana nel III millennio a.C. Come in tutte le civiltà monumentali del mondo antico, anche quella indiana nasce lungo le sponde fertili di un grande fiume. Le prime comunità organizzate sorgono nella bassa valle dell'Indo per opera della popolazione dei dravidi. Le città dravidiche sono caratterizzate da una struttura urbanistica squadrata ed avanzata. Le costruzioni sono realizzate in mattoni e legno. Inoltre, le città sono servite da un primitivo sistema fognario e condotte di scarico. L'econonomia dei dravidi è prevalentemente agricola. Nell'artigianato è fiorente la produzione della ceramica e la lavorazione dei metalli. La civiltà dravidica scompare nel II millennio a.C. con l'invasione degli arya o arii ( ariani ), una popolazione di pastori nomadi di stirpe indoeuropea proveniente dall'Asia centrale. Le popolazioni dravidiche sono ridotte in schiavitù e assorbite nella nuova civiltà degli arii. Con l'invasione degli arii muta la struttura economica nella penisola indiana e segna la disgregazione etnica e culturale. L'allevamento si affianca alle attività agricole. Gli arii introducono nella regione la coltivazione del riso e l'allevamento del cavallo, del cammello e dell'asino. La popolazione viene suddivisa in tanti piccoli villaggi. Le tribù agricole degli arii vivono in completa indipendenza tra loro, trasformandosi lentamente in Stati sovrani, ciascuno dei quali sotto la guida di un sovrano assoluto (detto rajah). I contatti e gli scambi con le tribù vicine o con i popoli confinanti sono rari. La penisola indiana dell'antichità è quindi caratterizzata da una moltitudine di piccoli regni autosufficienti, tendenzialmente isolati e poco inclini ai rapporti con l'esterno. Nella civiltà indiana prevale l'aspetto religioso e una società rigidamente suddivisa in caste. La millenaria scrittura dei dravidi viene abbandonata dagli arii a favore del ritorno verso la tradizione orale. La civiltà degli aria conosce una fase di sviluppo economico e culturale soltanto intorno al VI secolo a.C. quando gli ariani si diffondo nei territori delle valli del Gange. L'economia beneficia dell'introduzione della lavorazione del ferro e dell'uso della moneta. Dal punto di vista culturale viene introdotta una nuova scrittura di ispirazione aramaica. In questi anni si diffonde nella penisola indiana anche una nuova religione, il buddhismo, fondata dall'illuminato Gotama Siddharta, detto il Buddha.

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note


  • Arya, la società e la religione. La società indiana è divisa in caste (4 varna): sacerdoti, militari, commercianti e servi. A questi si aggiungono i “fuori casta” a cui sono affidati i lavoro più umili. Alcune delle divinità dell’Induismo sono Varuna (il dio dell’universo), e Indra (dio della pioggia e della guerra). I culto della Trimurti si lega ai tre aspetti del Dio personale, ossia Brahma, Visnu e Shiva. L’Induismo cita anche la trasmigrazione delle anime, dottrina che, però, non deve essere semplicemente intesa in senso reincarnazionistico.

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