OKPEDIA NEGATIVE SEO
test di verificaDomanda
Cos'è la Seo negativa?



1 / 1 domande



Vuoi visualizzarlo sul tuo sito?

Tecniche della Seo negativa

Le tecniche della Seo negativa

Le principali tecniche della Negative SEO consistono in un uso malevole dei backlink verso un sito web.

  • Link building negativa ( negative link building ). È la principale tecnica Seo negative che consiste nell'inserimento di centinaia o migliaia di link di bassa qualità su siti poco autorevoli verso un sito web vittima, allo scopo di danneggiare il trust del sito linkato ( vittima ). Questa tecnica è anche detta Google Bowling poiché mira ad abbattere le pagine del sito web ( birilli ) utilizzando i link come palle da bowling. Generalmente si tratta di link con anchor text esatta per far scattare la penalizzazione degli algoritmi anti-spam dei motori di ricerca ( es. Google Penguin ) oppure verso il nome di dominio per infangare la reputazione del brand. Le pagine di provenienza sono di scarsa qualità oppure contengono contenuti black, vietati o indesiderati dai motori di ricerca. Si tratta della stessa tecnica seo black hat utilizzata in passato per apportare link popularity positive a una risorsa tramite l'acquisto in massa di molti backlink da siti di scarsa qualità. Dopo l'introduzione degli algoritmi anti-spam che penalizzano il sito linkato ( link popularity negativa ), le stesse tecniche sono utilizzate per danneggiare i siti web dei concorrenti.
  • Compravendita backlink. Negli anni duemila sono sorte diverse piattaforme di compravendita dei link a pagamento. In origine sono utilizzate per la Seo positiva. Questi siti sono generalmente blog, forum o siti di scarsa qualità. Dopo l'introduzione delle penalizzazioni anti-spam sui backlink le stesse piattaforme sono utilizzate per la Seo negativa.
  • Link da domini bannati ( Zombie Network ). Il negative Seo acquista appositamente i nomi di dominio scaduti dei siti di pessima qualità o bannati dai motori di ricerca, al fine di creare un network di siti web negativi da cui far partire i link verso i siti web ( vittima ) da danneggiare. Sul network di siti negative sono installati blog e forum, volutamente di scarsa qualità per mantenere la scarsa reputazione dei domini sui search engine. Generalmente risiedono su Ip diversi, per apparire slegati tra loro e ridurre il rischio di essere individuati, e risiedono in server collocati in stati differenti, spesso in paesi in cui non esiste alcuna legalità e controllo. I link negativi sono pubblicati con procedure automatiche di pubblicazione dei link. Per questa ragione sono conosciuti anche come Zombie Network.

Alcune tecniche di Negative Seo non prevedono l'utilizzo dei backlink ma concentrano la propria azione per alterare gli altri segnali informativi di un search engine come, ad esempio, l'esperienza dell'utente. Queste tecniche sono dette Linkness Negative Seo ossia Seo negativa senza link.

  • Attacchi hacker DDos ( Denial of Service Attacks ). Gli attacchi DDoS sono una tecnica hacker per far cadere il server su cui risiede un sito web vittima. Un attacco DDoS viene realizzato mediante decine di migliaia di accessi contemporanei a un sito web, al fine di saturare la banda internet e/o creare un malfunzionamento nel computer server su cui risiede. La saturazione della banda, il rallentamento o il malfunzionamento del server impediscono agli altri utenti e agli spider dei motori di ricerca di vedere online il sito. Un sito web rischia di essere declassato dai motori di ricerca in caso di rallentamenti della velocità di navigazione e di frequenti o prolungati stati off-line, oltre le 24/48 ore.
  • Traffico eccessivo sul sito e rallentamento del server. La velocità del server è un fattore di ranking sui motori di ricerca. Una tecnica della Negative Seo si basa sulla concentrazione di richieste automatiche di visualizzazione di un sito, allo scopo di rallentare l'operatività del server in cui si trova. Il carico eccessivo del traffico non causa un black-out del server, ma rallenta la visualizzazione delle pagine del sito, sia agli utenti che agli spider dei motori di ricerca.
  • Clickbot sulle SERP. Si tratta di una tecnica off-page senza link che opera direttamente sulle SERPs per influenzare un altro fattore di ranking dei search engine. I motori di ricerca tendono a favorire i risultati più cliccati dagli utenti, quelli con maggiore Click-Through Rate ( CTR ). I clickbot sono agenti automatici che navigano una Serp per cliccare automaticamente su tutti i risultati dei competitor, salvo che su quello del sito-vittima. Sono anche conosciuti come CTR-bot. Un agente CTR bot è programmato per cliccare su alcuni risultati di una specifica SERP ma non su altri per influenzare il CTR ( click through rate ) ossia la percentuale dei click su un risultato in rapporto alla visualizzazione della SERP. A causa del minore tasso di click sulle visualizzazioni ( CTR ), il sito vittima perde posizioni sulle SERP. Il motore di ricerca premia i risultati più cliccati dagli utenti e, quindi, penalizza quelli non cliccati dal CTR bot. Questa tecnica è detta click through attack e sfrutta l'euristica del search engine che stima l'esperienza utente una pagina tramite la percentuale di click sulle SERP.
  • Estorsioni e minacce Seo negative. È un fenomeno emerso nel 2014 ed è strettamente legato alla Seo negative. In questo caso un'organizzazione criminale minaccia il sito web vittima di fargli una seo negative in caso di mancato pagamento di una cifra in denaro. In questo caso la Seo negative non è nascosta, al contrario è palese ed è annunciata ( minaccia ). Questa fattispecie si inquadra nelle estorsioni di tipo mafioso di cui condivide molti elementi. In caso di mancato pagamento il sito web minacciato può subire il danno da backlink negativi. Generalmente i criminali sono protetti in paesi stranieri, dove non possono essere colpiti dalle forze di polizia e legali. La richiesta di estorsione viene inviata tramite email in forma anonima. I pagamenti sono richiesti mediante i canali anonimi di trasferimento del denaro, i circuiti extrabancari utilizzati solitamente per le rimesse dei lavoratori immigrati verso le famiglie nei paesi di origine.
  • Intrusioni hacker sul server ( Infect ). In questo caso l'hacker sfrutta le falle di sicurezza del server ove risiede il sito web vittima, oppure dei software utilizzati ( es. Cms, forum, adserver, ecc. ), al fine di accedere alle risorse della macchina per pubblicare link esterni ( outgoing link ) malevoli, spam o contenuti indesiderati, modificare i contenuti esistenti, installare malware, virus, trojan oppure danneggiare il funzionamento del sito web. Un esempio di intrusione hacker è la php injection. La presenza di un link in uscita verso gli stessi siti web negativi da cui provengono i backlink, appare come uno scambio link ed espone il sito web vittima al rischio di subire una grave penalizzazione sui motori di ricerca. In genere l'hacker cerca di non rendere evidente la sua intrusione e le sue modifiche, per non essere scoperto e per dare tempo ai search engine di individuare i contenuti malevoli e penalizzare il sito web vittima. Spesso è il criminale stesso a segnalare gli indirizzi malevoli ai motori di ricerca, quelli che lui stesso ha modificato, per accelerare la penalizzazione del sito web vittima.
  • Rivendicazione copyright ( Tattling ). Questa tecnica consiste nella segnalazione al motore di ricerca Google di una violazione di copyright da parte del sito web vittima. Si rivendica il proprio ( falso ) diritto d'autore dei contenuti del sito web vittima oppure si segnala che il sito in questione sta violando le linee guida del search engine o il copywriting altrui.
  • Duplicazione dei contenuti ( false duplicate content ). I contenuti del sito web da abbattere sono interamente copiati in tempo reale. Il sito web viene monitorato in tempo reale, ogni modifica o nuovo contenuto viene copiato per essere ripubblicato su un altro dominio. Il contenuto copiato viene immediatamente segnalato a Google tramite la site-map, in modo tale da essere indicizzato prima del contenuto originale. Quando lo spider rileva il contenuto originale considera un duplicato e lo ignora, declassando la pagina e/o il sito web vittima.
  • Clonazione del sito e penalizzazione ( Guilty Association ). Il sito da abbattere viene interamente clonato su un altro dominio. Successivamente si cerca di far bannare il sito clonato da Google. Infine, si reindirizza con segnale 301 le pagine clonate verso quelle originali del sito web vittima. Il reindirizzamento 301 trasmette la penalizzazione delle pagine clonate a quelle originali.
  • Adsense banning. Gli annunci adsense sono una fonte importante di entrata per molti siti web. In questo caso la negative seo consiste nell'effettuare click fraudolenti sugli annunci Adsense del sito web competitor ( vittima ), per simulare un'attività illegale da parte di quest'ultimo e per indurre Google a bannarlo dal programma pubblicitario. Senza ricavi pubblicitari il sito web vittima è destinato a chiudere oppure a ridimensionarsi. Per evitare questo rischio il sito web vittima deve continuamente monitorare i propri guadagni adsense, segnalando tempestivamente al motore di ricerca qualsiasi incremento anomalo dei click. Questa tecnica di negative seo è facilmente individuabile, in quanto i click fraudolenti provengono generalmente da Ip diversi rispetto a quello del proprietario del programma e, pertanto, non sono associabili direttamente a quest'ultimo. È invece efficace quando i click provengono dagli stessi IP utilizzati dal sito web vittima a causa di un'intrusione o di un virus.
  • Citazioni e menzioni malevoli. Gli algoritmi semantici associano il nome di un brand all'argomento ( topic ) delle parole che più frequentemente lo accompagnano. Una tecnica della Semantic Negative Seo consiste nella diffusione online di post con citazioni e menzioni malevoli, in cui il nome del brand ( es. sito web ) viene associato a termini e parole proibiti o, comunque, diversi da quelli del suo reale campo semantico. In questi casi la risorsa non viene linkata.
  • Lo spam referral. Questa tecnica mira a inquinare il valore di user experience di un sito. I motori di ricerca possono avvalersi dei dati statistici, ad esempio analytics, per misurare il valore dell'esperienza utente su un sito. In genere, l'esperienza utente è correlata a un basso tasso di rimbalzo, al numero delle pagine viste per utente e al tempo di permanenza sul sito. Nello spam referral viene prodotto un traffico di utenti verso un sito inserendo un link in un'applicazione oppure in modo automatico. Trattandosi di utenti non interessati alla lettura del sito, hanno cliccato involontariamente su link, questi non continuano la navigazione al suo interno o chiudono la finestra del browser dopo pochi secondi. Lo stesso accade quando non si tratta di utenti veri ma di programmi bot, programmati per simulare la navigazione di un utente. Lo spam referral modifica le statistiche del sito linkato e, indirettamente, pregiudica il valore della user experience del sito agli occhi dei motori di ricerca.
https://www.okpedia.it/tecniche-della-seo-negativa


Segnala un errore o invia un suggerimento per migliorare la pagina


Search Engine Optimization


FacebookTwitterLinkedinLinkedin