Storia diritto commerciale

Storia del diritto commerciale. Il diritto commerciale ha avuto origine nell'età comunale, nel XII secolo, con lo sviluppo del commercio e l'ascesa del ceto mercantile. Gli schemi della società feudale crollarono definitivamente con la scoperta del continente americano che sposta i traffici commerciali dal Mediterraneo agli Oceani. La tutela dei professionisti delle arti e dei mestieri fu dapprima affidata alle corporazioni e successivamente codificata in regole, riprendendo in parte il diritto romano. I viaggi intercontinentali sul mare resero necessario rivedere il diritto mercantile e le modalità di pagamento delle merci. Oltre ai contratti di vendita ebbero grande diffusione i titoli che consentivano ai mercanti di saldare l'acquisto o la vendita delle merci tra piazze lontane e senza la necessità di portare con sé il denaro.

Primi codici commerciali. Alla fine del Settecento, dopo la Rivoluzione francese, le regole scritte dalle corporazioni dei mercanti, ormai sciolte, furono sostituite con le nuove norme del diritto civile. L'affermazione del liberismo spinse i legislatori francesi a codificare le nuove regole commerciali tenendo conto dell'oggettività degli atti e non più degli interessi delle corporazioni. Divenute troppo potenti, le corporazioni furono vietate o fortemente ridimensionate in quasi tutti i paesi europei.

Dal codice civile al diritto commerciale. In epoca contemporanea il legislatore ha optato per una divisione del diritto civile per separare le norme del diritto civile da quelle sul diritto di proprietà (o diritto privato), dando vita al diritto civile commerciale (o diritto commerciale). Nell'ordinamento giuridico italiano l'opera di codificazione delle norme commerciali ha trovato il suo apice nel codice civile del 1942 e nelle successive trasformazioni.

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