Storia 1781
Nel 1781 le colonie americane conquistano la fortezza di Yorktown, costringendo alla resa gli inglesi. In Francia si registra un forte peggioramento della crisi economico-finanziaria.
L'assedio di Yorktown
La guerra d'indipendenza americana volge alle sue fasi finali. Gli inglesi attendono un attacco americano alla città di New York e vi convogliano gran parte delle truppe sotto il comando del generale Clinton. L'accentramento delle forze britanniche indebolisce la presenza militare inglese nel porto di Yorktown nella Virginia, dove il generale inglese Cornwallis si barrica in attesa dell'arrivo dei rinforzi dal mare. La situazione spinge le forze franco-americane a modificare la strategia militare, lasciando stare New York alla volta di Yorktown. La flotta franco-americana dell'ammiraglio De Grasse converge verso la baia di Yorktown per impedire l'arrivo dei rinforzi inglesi dal mare, mentre da terra l'esercito americano cinge d'assedio il porto. L'ammiraglio inglese Graves tenta di sfondare l'assedio navale ma senza successo. Nella baia converge anche la flotta di Newport, rendendo impari il dispiegamento delle forze e costringendo la flotta inglese a desistere. Soltanto in questo momento le truppe inglese del generale Clinton decidono di lasciare New York per correre in aiuto di Yorktown, ma ormai è troppo tardi e non riusciranno a raggiungere la meta. Il 19 ottobre 1781 il generale inglese Cornwallis si arrende, il porto di Yorktown capitola e migliaia di soldati inglesi sono fatti prigionieri. In evidente inferiorità numerica e senza più avere il controllo dei mari, le forze inglesi stanziate in America sono costrette a deporre le armi al nemico. I coloni americani fedeli all'Inghilterra (tories) emigrano in massa nel nord del Canada.
Vedi approfondimento:
L'importanza della superiorità navale e del dominio sul mare nella Rivoluzione Americana.
La nascita degli Stati Uniti d'America
Il Congresso americano ratifica gli "Articoli della Confederazione" in cui si sancisce la nascita degli Stati Uniti d'America.
Dimissioni di Necker
Il ministro francese Necker si dimette dal governo a causa della grave crisi economico-finanziaria che colpisce le casse dello Stato e il paese. Cresce il malcontento del popolo nei confronti del Re di Francia per l'aggravarsi delle condizioni di povertà.
povertà.