Karl Gustav Cassel

Karl CasselKarl Gustav Cassel è un economista svedese, nato a Stoccolma nel 1866. La sua carriera accademica inizia nell'ambito della matematica e della fisica che insegna a Stoccolma. Dopo un periodo di studio prolungato in Germania, si dedica completamente all'economia, contribuendo in maniera significativa alla teoria economica neoclassica. Entra a far parte dell'intellighentzia svedese e diventa precettore del re. Dal punto di vista politico Cassel è un conservatore. Fino agli anni '30 è l'economista svedese più citato dalla stampa internazionale. Tra le sue opere principali si ricorda "La teoria dell’economia sociale". Muore a Jénkdping nel 1945.

Il pensiero economico

Cassel è uno degli economisti della scuola neoclassica svedese dell'economia insieme a Wicksell.

Tuttavia, tra Cassel e Wicksell emergono molte differenze dal punto di vista teorico e una certa rivalità anche nelle istanze politiche.

Nota. Cassel si distingue come un conservatore, mentre Wicksell emerge come un anticonformista, un liberale e un assertivo sostenitore della redistribuzione della ricchezza dai ricchi ai poveri. Queste distinte visioni contribuiscono a delineare le loro rispettive posizioni nel contesto accademico svedese. Cassel, grazie alla sua aderenza alla corrente dominante, è ben inserito ed accettato all'interno del panorama accademico del suo paese. D'altro canto, Wicksell viene largamente ignorato sia dalla stampa svedese che da quella internazionale, a causa del suo pensiero più radicale. Sarà solo negli anni '30, grazie a Keynes, che il valore del contributo di Wicksell verrà riconosciuto e rivalutato.

Cassel sviluppa una versione semplificata del modello di equilibrio economico generale di Walras, mantenendo un approccio neoclassico ma escludendo la teoria dell'utilità marginale.

Elabora un modello di un'economia privata composta da molti mercati interdipendenti, in cui il problema dei prezzi è un unico problema che riguarda l'intera economia di scambio.

il modello di equilibrio generale di Cassel

Tuttavia, considera le funzioni di domanda e offerta come grandezze date, piuttosto che dedotte dai principi di utilità e produttività marginali.

Nota. Cassel è fortemente critico nei confronti dell'utilità marginale.

Contribuisce anche a una teoria della determinazione dei tassi di cambio basata sul principio della parità del potere d'acquisto (PPP).

Secondo Cassel, il valore di una moneta rispetto a un'altra può cambiare per equilibrare le differenze di prezzi tra i due paesi.

Esempio. Se un hamburger costa 5 euro in Italia e 6 dollari negli Stati Uniti, il tasso di cambio dovrebbe essere di 1 euro per 1,2 dollari per mantenere il potere d'acquisto costante.

La teoria monetaria di Cassel

Nella sua opera principale, "La teoria dell’economia sociale" (1918) costruisce la sua teoria della moneta basandola sul principio di astinenza, la teoria quantitativa della moneta e la teoria del capitale.

E' in netta contrapposizione a von Bohm-Bawerk.

Cassel è fortemente critico anche nei confronti delle soluzioni keynesiane per affrontare la depressione. Al contrario, ritiene che sia meglio controllare la quantità di moneta (denaro in circolazione).

Sostiene che un aumento dei tassi di interesse e la riduzione della spesa pubblica avrebbero favorito la stabilità economica.

le politiche economiche suggerite da Cassel per uscire dalla crisi del '29

Nota. Secondo l'approccio di Keynes, in un periodo di depressione il governo dovrebbe spendere di più. Ad esempio, costruire nuove infrastrutture o aumentando i sussidi per le persone senza lavoro. Questo, secondo Keynes, stimolerebbe la domanda, le aziende venderebbero di più e potrebbero assumere più persone, risolvendo così la crisi. Secondo Cassel, invece, il governo dovrebbe ritirare denaro dall'economia aumentando i tassi di interesse e ridurre la spesa pubblica.

Le opere

Le principali opere di Cassel

  • "La teoria dell'economia sociale" (1918)
    In quest'opera Cassel elabora un modello di equilibrio economico generale simile a quello di Walras, senza mai citarlo, in cui i prezzi determinano l'equilibrio nei mercati. A differenza di Walras, Cassel utilizza delle funzioni di domanda come concetto primitivo, slegate dall'utilità marginale.
  • "Natura e necessità dell'interesse" (1903)
  • "I problemi monetari del mondo" (1921)
  • "Riflessioni fondamentali di economia" (1925)
  • "Pensare quantitativamente in economia" (1935)

https://www.okpedia.it/karl-gustav-cassel


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  1. La scuola neoclassica
  2. La rivoluzione marginalista
  3. L'individualismo metodologico

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