Accaparramento

L'accaparramento è l'acquisto di beni e merci non ancora messi in vendita sul mercato al fine di poterli rivendere in un momento successivo ad un prezzo superiore oppure nella creazione di una riserva di sicurezza delle merci in previsione di una futura scarsità di mercato. L'accaparramento può anche essere finalizzato ad una mera speculazione sul rialzo del prezzo delle merci, generato dalla scarsità di offerta della merce sul mercato a sua volta provocata dallo stesso accaparramento. L'accaparramento può quindi avere o meno una finalità speculativa.

• Accaparramento non speculativo. L'accaparramento non speculativo consiste nell'acquisto di merce in previsione di una crescita di prezzo o di domanda di mercato. In tali casi, l'acquirente basa il suo comportamento su una sua previsione di mercato e se ne assume il rischio. Acquista la merce e la stocca in magazzino in previsione di una crescita della domanda. L'acquisto della merce è su scala ridotta e, in ogni caso, non in volume tale da influenzare il prezzo di mercato della stessa. L'accaparramento non speculativo viene solitamente praticato per l'acquisto delle materie prime o dei beni semi-lavorati al fine garantire la continuità dei processi produttivi nel tempo (es. ferro in una acciaieria, petrolio in una raffineria, ecc) o della fornitura di un servizio (es. serbatoi di gas, ecc) tramite una riserva di sicurezza delle stesse. L'accaparramento non speculativo può essere praticato anche dai consumatori, in particolar modo sui generi alimentari di prima necessità, in vista di una futura scarsità di mercato (es. crisi economica, guerra, disastri naturali, ecc.).
• Accaparramento speculativo. Essendo l'accaparramento un acquisto di merci, non destinate immediatamente alla vendita, che riduce la quantità offerta della stessa sul mercato, di fatto l'accaparramento può diventare la causa stessa del rialzo dei prezzi e, pertanto, del maggiore guadagno speculativo del venditore. La speculazione dell'accaparramento è tanto marcata, quanto maggiore è la quantità dei beni acquistati per accaparramento. In questo caso l'acquirente non basa il suo comportamento su una previsione di mercato, bensì cerca semplicemente di influenzare temporaneamente il prezzo di mercato delle merci al solo fine di ottenere un guadagno speculativo. L'accaparramento speculativo può avere anche natura prettamente finanziaria, ad esempio quando l'operatore acquista soltanto la proprietà di grandi quantità di materie prime, senza alcun trasporto della stessa e senza alcuna necessità produttiva o commerciale, al solo fine di poterla rivendere l'intero stock delle materie prime in un momento di rialzo del prezzo.

Quando l'accaparramento è caratterizzato da un acquisto di un bene in grande quantità su merci già disponibili sul mercato, si preferisce definire il fenomeno con il termine incetta. L'accaparramento si accentua nei momenti di crisi economica e di guerra. Ciò accade sia per la paura dei consumatori di restare senza generi di prima necessità, i quali preferiscono acquistare una maggiore quantità degli stessi in previsione di una futura scarsità sul mercato, sia per motivi speculativi da parte dei venditori in previsione di un futuro rialzo dei prezzi delle stesse a causa della scarsità di mercato ( es. mercato nero ). Anche se praticato con finalità diverse, l'accaparramento non speculativo generato dalla paura e quello speculativo contribuiscono ad accentuare la scarsità della merce stessa sul mercato, accelerando indirettamente il manifestarsi delle conseguenze ( rialzo del prezzo ) temute dai consumatori e sperate dagli speculatori. In molti ordinamenti giuridici l'accaparramento speculativo è un reato.

Accaparramento ( finanza ). Nella finanza l'accaparramento è l'acquisto di grandi quantità di titoli di cui si prevede l'incremento di prezzo in futuro. L'investitore acquista dal mercato una grande quantità di un titolo in un istante t₀ al prezzo p₀, al fine di poterli rivendere in un istante successivo t₁ a un prezzo p₁ più alto ( p₁>p₀ ).

Limiti normativi all'accaparramento. L'accaparramento è un'operazione soggetta a limitazione e, in alcuni casi, anche a divieti. Ad esempio, nell'articolo 501 bis cp l legislatore italiano vieta l'accaparramento di merci e generi alimentari di largo consumo quando è finalizzato a provocarne la rarefazione artificiosa sul mercato e la conseguente crescita del loro prezzo.