Thomas Edward Cliffe Leslie
Thomas Edward Cliffe Leslie è un economista irlandese del XIX secolo. Nasce a Wexford nel 1827. Nel corso della sua carriera insegna giurisprudenza ed economia politica al Queen's College di Belfast. Come economista assume una posizione critica nei confronti della teoria classica ricardiana e della teoria del fondo-salari. È considerato uno degli esponenti principali della scuola storica inglese. Nei suoi studi si occupa anche di economia agraria. Muore a Belfast nel 1888.
Il pensiero economico di Leslie
Secondo Leslie gli economisti non hanno accesso a tutte le informazioni sul sistema economico ma soltanto a una minima parte.
E' pertanto errato elaborare una legge economica naturale o generale a partire da poche informazioni.
Leslie critica anche l'ipotesi che i comportamenti individuali siano spiegabili con il desiderio di arricchimento delle persone ( homo oeconomicus ).
Secondo Leslie ogni singolo evento economico dovrebbe essere studiato da una prospettiva storica.
Un economista dovrebbe studiare i fatti storici che influenzano il comportamento individuale e, indirettamente, i fenomeni economici.
Per questa sua visione Thomas Edward Cliffe Leslie è considerato uno degli esponenti più radicali dello storicismo inglese.
Nota. Con questa critica alla conoscenza perfetta, Leslie mina alcune condizioni fondamentali su cui è costruita l'economia politica della scuola classica come l'informazione completa, la razionalità perfetta degli agenti e il metodo deduttivo.
La critica alla scuola classica
Leslie critica il metodo deduttivo usato dalla scuola classica per spiegare i fenomeni economici, lo ritiene inidoneo a identificare i fattori sociali e storici che influiscono sul comportamento degli agenti economici individuali.
Le verità su cui si fondano le deduzioni dei classici sono il risultato di una visione parziale e incompleta del sistema economico.
Secondo l'autore l'economia dovrebbe essere costruita a partire dall'osservazione dei fatti empirici tramite il metodo induttivo.
Nota. Leslie è particolarmente critico nei confronti di David Ricardo, rispetto al quale afferma la superiorità del metodo induttivo di Adam Smith. Critica anche la teoria del fondo salari essendo basata sull'esistenza del salario naturale.
Le opere di Leslie
- I sistemi fondiari e l'economia industriale in Irlanda, Inghilterra e nei paesi continentali ( 1870 )
In quest'opera Leslie sostiene la necessità di una riforma agraria in Irlanda che considera più urgente rispetto all'indipendenza politica. - Saggio di politica e filosofia morale (1879)
( Essays in Political and Moral Philosophy )
In quest'opera Leslie nega l'esistenza delle leggi naturali in economia. - Il conosciuto e il non conosciuto in economia ( 1888 )
In quest'opera postuma Leslie evidenzia i limiti informativi dell'economista nello studio dell'economia. L'economista non può accedere all'informazione perfetta di un sistema economico ma al massimo di un piccolo villaggio.