Palazzo Pitti - Firenze
Palazzo Pitti ha ospitato la sede del governo toscano per 300 anni. Nel 1549 Cosimo I de' Medici acquistò il Palazzo per farne una residenza famigliare. Le cagionevoli condizioni di salute della moglie Eleonora lo avevano convinto che l'aria salubre delle colline situate dall'altra parte dell'Arno rispetto a Palazzo Vecchio l'avrebbero guarita. Il gesto di Cosimo cambiò volto a Firenze. Il quartiere di Oltrarno era considerato borghese-popolare e poco consono ai nobili. Il gesto di Cosimo I indusse molti nobili a seguirne l'esempio, acquistando o edificando palazzi anche da questa sponda del'Arno. In pochi anni l'intera collina si rivalutò dando luogo ad un'intensa attività edilizia.Nel corso dei secoli Palazzo Pitti divenne tre volte più grande rispetto all'edificio originario di Cosimo I. La terra di riporto dei lavori edili fu utilizzata per adornare una vasta area adibita a giardino privato antistante al Palazzo, i famosi Giardini di Boboli. La storia di Palazzo Pitti. Il palazzo originario venne costruito nel 1458 su un progetto attribuito al Brunelleschi per il banchiere Luca Pitti. La grandezza dell'edificio dimostra l'ambizione della famiglia dei Pitti di rivaleggiare politicamente con quella affermata dei Medici. Il fallimento del banchiere causò il blocco dei lavori ed il cantiere rimase fermo per circa un secolo, fino a quando l'intera proprietà venne acquistata da Cosimo I de' Medici per farne la propria residenza nell'Oltrarno.L'edificio è collegato agli Uffizi mediante un lungo corridoio sopraelevato, il corridoio Vasariano, fatto costruire dai Medici per spostarsi da una residenza all'altra senza mai scendere per strada.