Capitalismo mercantile

La scoperta delle Americhe, il Rinascimento, l'affermazione degli Stati nazionali sul potere della Chiesa e la rivoluzione scientifica alimentano un progessivo processo di cambiamento nella società post-medioevale. La ripresa delle attività commerciali agevola la nascita di una nuova classe dominante borghese-commerciale che lentamente prende il posto di quella aristocratica feudale al vertice della società civile e politica. L'afflusso di oro dalle Americhe provoca una rapida inflazione nei prezzi. Le classi sociali che percepiscono un reddito fisso dettato dalla consuetudine (aristocrazia, proprietari terrieri, clero) si impoveriscono rapidamente. Della crescita dei prezzi ne beneficia, invece, la classe borghese-commerciale, il cui arricchimento deriva dalla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto delle merci. La classe borghese diventa sempre più potente e in grado di avvicendarsi in breve tempo alle vecchie classi dominanti.

La crisi dell'artigianato e il mercante-manifatturiere

Con l'ascesa della borghesia comunale nascono nuovi bisogni. Alla figura del mercante si affianca quella del mercante-manifatturiere che estende il proprio campo d'azione dal commercio alla produzione tramite un sistema di lavoro a domicilio. Le materie prime acquistate dai mercanti sono consegnate a lavoratori che, lavorando in casa, le trasformano in prodotti finiti rivendendole al mercante a prezzi contenuti. Col passare del tempo il mercante inizia a fornire ai lavoratori anche gli strumenti di produzione oltre che la materia prima. Le vecchie botteghe artigianali cadono in disgrazia, i mercanti sono soliti applicare un prezzo di mercato delle materie prime molto alto, mentre applicano un valore di costo nei propri sistemi di produzione (detto 'putting-out system'). Nel lavoro a domicilio l'artigiano viene trasformato in fornitore di manodopera (lavoratore), non vende più il prodotto finito al mercante ma la propria capacità lavorativa misurata in ore lavoro.

La nascita del proletariato urbano

Il mercante, divenuto proprietario della bottega, assume sempre più le caratteristiche del moderno imprenditore. L'aumento della popolazione e la fuga dalle campagne (a causa della crescente 'recinzione delle terre' in proprietà privata) consentono una rapida crescita dell'offerta di lavoro e l'applicazione di salari a livello di sussistenza, a tutto vantaggio dei percettori dei redditi residuali (profitto) che avviano un processo di accumulazione dei guadagni. L'inflazione sui prezzi contribuisce a impoverire ulteriormente i contadini espulsi dalle campagne e gli artigiani, creando un ceto urbano e sub-urbano sempre più povero e dipendente dalle scelte produttive dei mercanti-manifatturieri. Nasce il proletariato.

https://www.okpedia.it/capitalismo-mercantile


Segnala un errore o invia un suggerimento per migliorare la pagina


Capitalismo mercantile


FacebookTwitterLinkedinLinkedin