Lionel Robbins

Lionel Charles RobbinsLionel Charles Robbins, nato a Sipson nel 1898, è un influente economista inglese. Ricopre il ruolo di professore di economia presso la London School of Economics, insegnando dal 1929 al 1961. Robbins aderisce al liberismo riformista tipico della tradizione inglese, pur non condividendo alcuni aspetti come il concetto di benessere materiale. Fornisce una celebre definizione dell'economia politica: "l'economia è lo studio del comportamento umano in condizioni di scarsità". Nel corso della sua vita, Robbins accetta numerosi incarichi, tra cui quello di consigliere economico del governo e amministratore di prestigiose istituzioni culturali come la National Gallery e la Royal Opera House. Nel 1961 viene nominato presidente del Financial Times, ruolo che mantiene fino al 1971. Lionel Charles Robbins muore nel 1984 a Londra.

Il pensiero economico

Secondo Robbins, l'oggetto della scienza economica non riguarda una specifica attività, ma piuttosto ogni aspetto delle attività umane coinvolte nella scelta individuale dei mezzi scarsi per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Robbins si mostra fortemente critico nei confronti dell'econometria e della teoria economica basata sui giudizi di valore. A suo avviso, l'economia è una scienza deduttiva che porta a previsioni e conclusioni di natura qualitativa.

il pensiero economico

Lionel Robbins non appartiene direttamente alla Scuola austriaca di economia, ma è stato fortemente influenzato dai suoi pensatori, in particolare da Friedrich Hayek.

Robbins sostiene il libero mercato e il liberalismo classico, due concetti fondamentali anche nella Scuola austriaca. Tuttavia, in quanto economista britannico, la sua filosofia economica risente anche dell'influenza della tradizione inglese del liberismo riformista.

L'influenza di von Hayek

Robbins entra in contatto con gli economisti della Scuola austriaca, subendone l'influenza, e nel 1931 invita von Hayek a ricoprire una cattedra presso la London School of Economics.

L'influenza della Scuola austriaca si riflette in molte opere di Lionel Robbins negli anni '30 e '40.

In particolare, l'influenza di Von Hayek è evidente nella teoria del ciclo economico di Robbins, secondo la quale la fase depressiva del ciclo è causata dall'eccesso di consumo.

Nota. È importante notare che la teoria del ciclo economico di Robbins contrasta nettamente con quella di Keynes e della Scuola di Cambridge, che in quegli anni domina il pensiero economico inglese. Tuttavia, dopo la Seconda Guerra Mondiale, Robbins si avvicina alle teorie keynesiane e all'idea di raggiungere la piena occupazione attraverso il controllo della domanda. Di conseguenza, accetta anche l'ipotesi di un intervento pubblico nell'economia, in particolare a sostegno dell'istruzione, della formazione e delle esportazioni.

Le opere di Robbins

Le principali opere di Lionel Robbins

  • Saggio sulla natura e sul significato della scienza economica (1932)
    "An Essay on the Nature and Significance of Economic Science"
    In questo saggio scrive la sua celebre definizione dell'economia: "l'economia è lo studio del comportamento umano come relazione tra mezzi e scopi in condizioni di scarsità". Nell'opera Robbins riorganizza gran parte delle idee della Scuola austriaca. Per questo viene criticato dagli altri economisti inglesi che ravvisano nell'opera un suo allontamento dal pensiero di Marshall.
  • La grande depressione (1934)
  • Pianificazione economica e ordine internazionale (1937)
  • Le basi economiche del conflitto di classe (1939)
  • Le cause economiche della guerra (1939)
  • Il problema economico in pace e in guerra (1946)
  • Robert Torrens e l'evoluzione dell'economia classica (1958)
  • Teoria della politica economica nell'economia politica classica (1959)
  • Politica ed economia (1963)
  • Autobiografia di un economista (1971)
  • Contro l'inflazione (1979)

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Scuola austriaca


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