La nascita della Pennsylvania

La colonia della Pennsylvania nacque per volontà del ricco mercante quacchero William Penn. Dopo aver ottenuto una patente coloniale dalla Corona inglese, William Penn iniziò a reclutare dissidenti religiosi quaccheri, mennoniti, amish, moravi, battisti. Insieme a loro salpò dalle costi inglesi in direzione del nuovo continente per fondare la libera colonia della Pennsylvania. Il sogno di Penn era quello di creare una società in cui vigesse la piena libertà religiosa e la fratellanza tra gli abitanti. Il nome della capitale della Pennsylvania, Filadelfia, ricorda ancora oggi il suo sogno. Il suo significato in greco antico è "città dell'amore fraterno".

La città dell'amore fraterno: Filadelfia

Filadelfia sorse sulla riva occidentale del fiume Delaware, nei territori inglesi già conosciuti come Nuova Svezia dal nome dei primi colonizzatori che giunsero nella zona nel 1649. Per volontà dello stesso William Penn il piano urbanistico della città si caratterizzò per la presenza di abbondanti spazi lasciati tra un edificio e l'altro. Le ragioni furono essenzialmente tre. La società multireligiosa doveva consentire a tutti di poter professare e vivere secondo le proprie regole religiose, tollerando quelle delle altre comunità. La seconda ragione era nel minore rischio degli incendi. La distanza tra un edificio e l'altro avrebbe evitato il rapido propagarsi dell'incendio nel resto della città. Infine, la minore concentrazione urbana consentiva migliori condizioni igienico-sanitarie e minore rischio di vedere dilagare le epidemie. Questi tre aspetti erano ben noti nelle città inglesi, nelle quali la violenza, gli incendi e le epidemie era quasi all'ordine del giorno.

Il progetto di William Penn si rivelò vincente. In meno di cento anni dalla sua fondazione, Filadelfia era la seconda città dell'Impero britannico dopo Londra e la prima tra le colonie inglesi in America.

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