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La moneta

Definizione di moneta

La moneta è un concetto chiaro a tutti dall'esperienza diretta di tutti i giorni. Tuttavia, provate a scrivere una definizione di 'moneta' e le difficoltà inizieranno a prendere il sopravvento. Dal dizionario si apprende che la moneta è un 'bene economico intermediario negli scambi quale valore di misura e mezzo di pagamento'. Tutto vero, ma qual è il vero valore di una moneta? Perché si utilizza? Perché si svaluta? Per comprenderlo occorre andare più a fondo e analizzare tutte le diverse funzioni della moneta.

La moneta nella storia

Storicamente la moneta è stata introdotta dall'uomo per semplificare lo scambio delle merce. Nelle prime società lo scambio di merci o di servizi era praticato mediante il baratto. Questa forma di pagamento era però difficoltosa e limitativa per gli scambi. Per entrare in possesso di una merce desiderata era necessario praticare una lunga serie di baratti. Ad esempio, nello schema seguente è rappresentato il caso degli scambi necessari per scambiare 'mele' con 'pane' mediante il baratto.

baratto
Nell'esempio precedente per scambiare 'mele' con 'pane' mediante il baratto è necessario attuare quattro scambi distinti: mele con pere, pere con latte, latte con carne e infine carne con pane.

La moneta merce

Per semplificare gli scambi l'uomo decise di adottare un particolare bene come moneta. Per scambiare le merci era così sufficiente scambiare i beni in proprio possesso con la 'moneta-merce' e infine quest'ultima con il bene desiderato. La prima moneta-merce della storia fu probabilmente un animale e successivamente un metallo prezioso. In entrambi i casi si tratta di beni dotati di valore intrinseco indipendente dall'uso quale moneta e universalmente riconosciuto dalla società.

La moneta segno

Con l'evoluzione della società la moneta merce perse man mano il proprio valore intrinseco. Il metallo utilizzato per coniare le monete iniziò ad essere di valore inferiore al potere di acquisto della moneta. Si passò così dalla moneta merce alla 'moneta segno', il cui valore è fissato in modo convenzionale e universalmente riconosciuto dalla società. Nell'insieme della moneta segno si parla di 'moneta legale' nei casi in cui la circolazione è autorizzata dalle autorità statali e di 'moneta fiduciaria' nei casi di strumenti esterni in grado di riscuotere la fiducia degli operatori in una società.

Le funzioni della moneta

Fin qui abbiamo delineato la storia della moneta come 'mezzo di pagamento'. La moneta possiede anche altre funzioni oltre a quest'ultima:

  1. moneta come mezzo di pagamento
  2. moneta come unità di conto
  3. moneta come fondo di valore

Come unità di conto la moneta permette di misurare il valore della ricchezza, delle merci e dei servizi. E' invece meno nota la sua funzione di 'fondo di valore'. La moneta è un'attività finanziaria (fondo di valore o ricchezza) con le caratteristiche di spendibilità immediata e rapida convertibilità. In altri termini, la monetà è una fondo di ricchezza con liquidità immediata. Come fondo di valore è quindi un'alternativa ai titoli.

Il valore della moneta

Come mezzo di pagamento il valore della moneta si identifica con il potere di acquisto, ossia con la quantità di merci e servizi che è in grado di acquistare. Come fondo di valore (ricchezza) il valore della moneta è rappresentato dal tasso d'interesse.

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note


  • Nella dottrina tomista e nella scolastica di Tommaso d'Aquino la moneta ha soltanto un valore convenzionale attribuito dai governi per agevolare gli scambi. Secondo la scolastica la moneta non ha, pertanto, un valore reale in quanto svolge esclusivamente la funzione di moneta-segno.
  • Nel XIV secolo Nicolas d'Oresme ipotizza l'esistenza di un valore reale della moneta. Secondo l'autore la moneta non avrebbe soltanto un valore convenziale, come ipotizzato nel tomismo, ma anche un valore reale vero e proprio.


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