Assurbanipal (Sardanapalo)
Assurbanipal (668-631 a.C.) è l'ultimo re degli assiri. Nella storia il suo regno è conosciuto anche come l'impero di Sardanapalo e menzionato nella Bibbia come Asenappar o Osnapper. È il figlio di Asarhaddon e Naqi'a-Zakutu. Alla morte del fratello maggiore Shamash-shum-ukin diventa principe ereditario dell'impero assiro. Sotto il suo regno i confini dell'impero assiro raggiungono la massima espansione.
Il massimo splendore dell'impero assiro
Il vasto impero assiro domina incontrastato sulla Mesopotamia e sull'Egitto. Il suo regno, inizialmente inviso dalla popolazione e dalla corte, è coronato da successi militari ma anche da notevoli investimenti culturali. Assurbanipal porta l'impero assiro a raggiungere il massimo splendore e il suo nome diventa ben presto leggenda. Sotto il suo regno l'esercito assiro sconfigge la coalizione di popoli mesopotamici guidata dal fratello Shamash-shum-ukin, re di Babilonia, e distrugge la città elamita di Susa. Sotto Assurbanipal si registrano anche notevoli miglioramenti nella gestione burocratica dello stato. Impone una radicale innovazione degli archivi, conferendogli criteri classificativi sistematici e maggiore ordine. I passi avanti nell'organizzazione degli archivi e della biblioteca di Ninve hanno consentito a molti testi letterali e documenti storici di giungere fino ai nostri giorni, alcuni dei quali sono esposti al British Museum di Londra. Tra questi si ricorda l'opera completa dell'epopea di Gilgamesh. Durante il regno di Assurbanipal sono valorizzate anche l'architettura, la letteratura, le arti della scultura e la lavorazione artistica dei manufatti.
Assurbanipal è l'ultimo re dell'impero assiro
La morte di Assurbanipal nel 631 a.C. segna anche la fine dell'impero Assiro. In pochi anni il vasto territorio dominato dagli assiri si sgretola sotto i colpi delle lotte intestine dei suoi eredi. La rapida decadenza dell'impero assiro favorisce la rinascita della città di Babilonia e l'inizio di una nuova era assiro-babilonese.
La leggenda di Assurbanipal
La leggenda descrive Assurbanipal come uomo colto ma anche effeminato e lussurioso. l suo profilo privato è stato tramandato nel corso dei secoli dalla narrazione dei popoli vicini, enfatizzato talvolta nel bene ed altre nel male. I successi militari consentono al re di dominare sul mondo antico per tutta la sua vita, fino al punto di raggiungere la noia. La sua vita è caratterizzata dal lusso e dal peccato nella gabbia dorata del suo palazzo reale di Ninive. Secondo la leggenda la noia per la vita, fin troppo generosa, spinge Assurbanipal a farsi bruciare su una pira funeraria con la sua favorita Mirra, insieme alle altre concubine e amanti. La morte di Assurbanipal (Sardanapalo) è ritratta nel quadro "La morte di Sardanapalo" (1827-1828) di Eugène Delacroix.
