Assisi. Basilica di San Francesco

C’è un posto in Umbria che forse più degli altri riconcilia con se stessi, per la sua arte, la sua storia e la spiritualità che infonde in chi lo visita per la prima volta: è Assisi. La cittadina medievale è caratterizzata da fontane, piazze, pinacoteche e basiliche, tra le quali un posto di primo piano occupano la Basilica di San Francesco d’Assisi e la Basilica di Santa Chiara. Quest’ultima custodisce il corpo della santa fondatrice dell’ordine delle Clarisse, che visse in comunione spirituale col santo più celebre d’Assisi e d’Italia, san Francesco. Si continua ad ipotizzare, in recenti versioni cinematografiche e fiction televisive, l’attrazione non solo spirituale tra i due santi, quando ciò che importa e rimane nella storia è la scelta radicale di vita che, contro l’ortodossia papale dell’epoca, ebbero il coraggio di portare avanti San Francesco e Santa Chiara, in nome dell’umiltà, della povertà e della comunione di spirito con tutti gli esseri viventi. San Francesco fu sepolto nella omonima Basilica, recentemente tornata agli antichi fasti, grazie ad un’opera di ristrutturazione e restauro, in seguito ai gravi danni subiti dal devastante terremoto del 1997. Il terremoto che colpì tutta l’Umbria provocò, oltre alla morte di alcune persone all’interno della Basilica, anche il crollo di parte degli affreschi, oggi restaurati. L’origine della Basilica risale al 1228, ovvero a due anni dalla morte del santo d’Assisi. E’ strutturata in Chiesa superiore e inferiore, le quali furono affrescate da artisti della fama di Cimabue, Giotto, Simone Martini e Pietro Lorenzetti. Gli affreschi più celebri sono quelli eseguiti da Giotto sulla Vita di San Francesco. Sopra agli affreschi di Giotto compaiono dipinti di artisti romani, visibilmente compromessi dal passare dei secoli. Il coro, risalente al 1501, comprende un trono papale in pietra del XIII secolo, mentre la tomba del santo è racchiusa nella cripta. Il campanile risale al 1239 e l’intera chiesa superiore risente dello stile gotico del XIII secolo, con le sue linee slanciate che rappresentano la gloria celestiale di san Francesco. Ed è appunto l’estasi di San Francesco che compare su uno degli affreschi del ciclo della vita del santo, ripartita in ventotto riquadri ritraenti gli episodi salienti della sua esistenza, realizzati da Giotto e risalenti al 1290-95. Le vetrate e gli affreschi della vita di San Martino sono attribuibili invece al pittore senese Simone Martini. Il santo d’Assisi viene, inoltre, raffigurato nel suo saio da Cimabue, che lo erge a simbolo di povertà, castità e obbedienza. Anche quest’anno nella località umbra si è tenuto l’appuntamento immancabile della Marcia della Pace 2007, che coinvolge persone e pellegrini di ogni credo ideologico provenienti da tutto il mondo, il cui intento è quello di radunarsi in corteo per sfilare pacificamente contro le guerre e i conflitti che devastano il globo. Assisi, oggi, si erge a simbolo mistico e spirituale della pace e dei diritti. 10 ottobre 2007
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