Terramare
Con il termine terramare si intende una civiltà del periodo bronzeo che si sviluppa tra il XVII e il XIII secolo a.C. nei territori dell'Italia settentrionale e nel resto d'Europa. I popoli terramare, la cui origine ancora non è stata individuata con certezza, si insediano nella pianura padana e in Emilia. Il nome 'terramare' deriva dalla caratteristica distintiva di costruire i villaggi sulle palafitte anche sulla terraferma e in zone non acquitrinose. Pur avendo contatti commerciali con le popolazioni indoeuropee, non si conosce con certezza l'origine dei terramaricoli, né si può dire che siano a loro volta un ceppo indoeuropeo. Rispetto ad altri popoli dell'epoca, i terramaricoli dispongono di tecniche più rozze nella lavorazione della ceramica e sono organizzati in una società meno progredita di altri. Il loro scarso livello tecnologico è comprovato dalla tipologia delle stesse abitazioni, realizzate su palafitte anche in contesti in cui non è più necessario questa tipologia di costruzione. I villaggi terramare sorgono sulle antiche rotte della via dell'ambra, un aspetto che lascia presupporre una loro particolare inclinazione commerciale. I terramaricoli si distinguono anche per la caratteristica di bruciare i defunti, ben distinta da quella di altre popolazioni vicine che invece ricorrono all'inumazione in sepolcreti separati dal villaggi. I popoli terramare scompaiono intorno al 1.000 a.C. senza lasciare traccia, molto probabilmente inglobati nella cosiddetta civiltà villanoviana.