Teoria demografica mercantilista

Nel pensiero economico i mercantilisti elaborano una propria teoria demografica che riflette le principali preoccupazioni economiche e politiche delle società europee nel XVII-XVIII secolo. I mercantilisti sostengono l'adozione di politiche a favore della crescita demografica. In questi secoli non vi è alcuna preoccupazione per gli effetti di una crescita demografica eccessiva sul consumo delle risorse naturali. I policy maker dell'epoca sono preoccupati soprattutto per gli effetti socio-economici della scarsità della popolazione, la scarsità di offerta di lavoro potrebbe, infatti, frenare la crescita economica e produttiva.

la teoria demografica dei mercantilisti

L'espansione del commercio e della produzione spinge i produttori ad assumere una maggiore quantità di lavoratori, da impiegare nelle prime officine manifatturiere della storia. Le attività produttive non sono distribuite in egual modo sul territorio, al contrario tendono a concentrarsi nelle aree urbane e sub-urbane, dove l'offerta di lavoro è maggiore e le vie di comunicazione agevolano il commercio con l'estero e l'importazione delle materie prime.

Le prime politiche demografiche agevolano il flusso migratorio interno verso le città. Ad esempio, in Inghilterra il fenomeno della recinzione delle terre costringe la popolazione rurale a migrare verso i centri urbani, dove gli ex contadini e artigiani sono impiegati come manodopera. In Germania i policy maker introducono anche politiche di sostegno alle famiglie numerose.

Soldati e guerre. La scarsità della popolazione è malvista dai policy maker anche per ragioni extra-economiche. Oltre agli effetti sull'offerta di lavoro, la crescita demografica assicura agli stati nazionali un flusso costante di giovani uomini da impiegare come soldati in caso di guerra.

Sovrapopolazione ed emigrazione. I policy maker mercantilisti non sono preoccupati delle conseguenze di una eccessiva crescita demografica sulle risorse naturali ( principio malthusiano ). Nella visione dell'epoca ( XVII secolo ) qualsiasi situazione di sovrapopolazione sarebbe temporanea, poiché le persone in eccesso sarebbero spinte a emigrare verso altri continenti per poter sopravvivere. In questi anni è molto forte l'emigrazione verso i nuovi continenti e, in particolar modo, verso le Americhe.

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note


  • Teoria del salario mercantilista. La teoria demografica si ricollega alla teoria del salario dei mercantisti. Secondo i mercantilisti l'offerta di lavoro è al livello massimo quando il salario è al livello minimo, ossia quando i lavoratori sono pagati a un salario di sussistenza. Nella teoria mercantilista del salario quasiasi salario superiore al livello di sussistenza riduce la disponibilità delle persone a lavorare.
  • Nel XVI secolo Giovanni Botero descrive la tendenza della popolazione a crescere più rapidamente della crescita della produzione alimentare. Giovanni Botero intuisce l'esistenza di un limite naturale della crescita demografica. Tuttavia, l'autore non è preoccupato delle conseguenze sulla popolazione. Al contrario, Giovanni Botero utilizza questo argomento per giustificare le politiche di accumulazione e di crescita della capacità produttiva degli stati nazionali.

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