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I sumeri

I sumeri sono un popolo di origine sconosciuta, probabilmente asiatica, che si insedia in Mesopotamia nella pianura compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate nel IV millennio a.C. e qui fonda le prime città monumentali della storia. I sumeri sono il primo popolo a sviluppare la cultura urbana che caratterizzerà tutte le altre civiltà a venire.

I sumeri dominano la Mesopotamia nel periodo tra il 3500 a.C. e il 1730 a.C. con alterne fortune. La fertilità naturale della Mesopotamia consente ai sumeri un rapido sviluppo sia demografico che commerciale e la nascita di nuovi insediamenti coloniali in diverse aree della valle tra i fiumi Tigri ed Eufrate.

Dal 3500 al 3000 a.C. si sviluppa demograficamente ed economicamente la città di Ur. Successivamente si trasformano in città anche altri insediamenti sumeri come Lagash e Uruk. Altre importanti città sumere sono Eridu, Umma, Nippur e Eshnunna.

Nel periodo protodinastico si sono susseguite continue guerre tra le città-stato sumere nel tentativo di realizzare una maggiore egemonia regionale.

Il disegno di unificazione della Mesopotania viene realizzato nel XXIV secolo a.C. dal re Lugalzagesi di Umma con l'assoggettamento e la distruzione delle città sumere di Lagash, di Ur, di Kish e di Uruk. L'egemonia di Lugalzagesi dura però molto poco. Il suo regno è caratterizzato dalla violenza e dal terrore al punto che molti sumeri, pochi anni dopo, accolgono l'invasore Sargon di Akkad come un liberatore.

Con la conquista dei territori sumeri da parte del popolo degli accadi, di origine semitica, nasce un grande impero nella Mesopotamia meridionale che non può però più definirsi sumero.

Successivamente i sumeri riescono a riconquistare il potere dopo l'invasione dei gutei. L’unificazione dell’impero dei sumeri viene realizzata da Ur-Nammu, il governatore della città di Ur che compie l’opera di unificazione delle diverse città sumeriche facendole convergere in un regno centralizzato. Nel suo regno viene promulgato un codice di leggi e un sistema di pesi e di unità di misure in comune.

Religione e tecnologia dei sumeri. I sumeri elaborano una complessa religione politeistica in cui gli dei sono rappresentazioni antropomorfiche delle forze della natura ( vedi religione dei sumeri ). Conoscono l'uso della barca a vela, del carro, del mattone da costruzione e dell'arco. Alla conoscenza delle tecniche affiancano l'interesse per la scienza e, in particolar modo, per l'astronomia, la matematica e la medicina. Tramite l'osservazione del cielo i sumeri hanno elaborato un calendario agricolo a fasi lunari dividendo l'anno in 365 giorni di 24 ore ciascuno. Le testimonianze storiche dimostrano quanto questa popolazione conoscesse diverse tecniche e scienze. I sumeri sono ricordati anche per l'introduzione della scrittura. La scrittura dei sumeri diventa un sistema fonetico in sillabe ed utilizza il carattere cuneiforme.

Decadenza della civiltà sumera. Nonostante l'elevato grado di civiltà i sumeri non riescono a costruire ed a mantenere un impero unitario in grado di controllare l'intero territorio. Soltanto a tratti una città sumera riesce a sottomettere le altre. La divisione delle città sumere le espone ai piani di conquista dei popoli confinanti. Nel 2380 a.C. il popolo semitico degli accadi invade la Mesopotamia e sotto la guida del re Sargon sconfigge i sumeri e conquista il territorio dei sumeri. Gli accadi sono il primo popolo a fondare un impero unitario in Mesopotamia. Dopo due secoli di dominazione accadica i sumeri tornano in auge con la città di Ur ma la grande fertilità dei territori e la ricchezza delle città è ormai una meta per molti popoli provenienti dall'esterno. Le continue invasioni e guerre di conquista, nonché la mancanza di unità delle città sumeriche, condannano alla decadenza la civiltà dei sumeri. I popoli semitici (amorrei, elamiti, ecc) si stanziano progressivamente in Mesopotamia e qui vi fondano nuove città. Una di queste, Babilonia, nel 1730 a.C. sottomette definitivamente la civiltà sumerica.

I sumeri sono i primi e più importanti popoli dell'antica Mesopotamia. La civiltà sumera si sviluppò tra il 3200 e il 2800 avanti Cristo nella zona compresa tra i due fiumi Tigri ed Eufrate ("terra tra i fiumi" = Mesopotamia). La fertilità del suolo permise l'allevamento del bestiame, la coltivazione della palma da datteri e una vita stanziale. L'origine del popolo sumero è ancora incerta. Forse provenienti da est, si sa soltanto che chiamavano se stessi "gente dalle teste nere". La società dei sumeri era fondamentalmente statica e sorretta da rigide regole religiose. Furono attenti osservatori della natura. Catalogarono minuziosamente pietre, animali e piante del loro tempo in base alla loro forma esteriore. Lo stesso spirito d'osservazione fu rivolto al cielo e allo studio degli astri. Con i sumeri nacque l'astronomia. Dalla pratica commerciale, maggiormente seguita rispetto agli antichi egizi, si sviluppò anche l'aritmetica decimale, dall'esigenza di misurare i campi e gli edifici la geometria.

Le città-stato dei sumeri

La civiltà sumera era organizzata in città-stato indipendenti, governate da re rivali in continua lotta tra loro. Il potere assoluto era affidato al re, chiamato "lugal" (uomo grande). Con il prevalere di una città sulle altre si concretizzò progressivamente l'unificazione della Mesopotamia sotto un unico centro di potere. Il primo a realizzarla fu Sargon "il grande", re degli Accadi. A differenza del vicino Egitto, la Mesopotamia era priva di barriere naturali e continuamente preda di migrazioni e invasioni da parte di altri popoli conquistatori. Al centro di ogni città-stato sumera sorgeva un templio monumentale eretto da una piramide a piattaforme (ziqqurat). L'area era consacrata al dio della città. Il tempio era anche il centro politico ed economico della comunità urbana.

La religione dei sumeri

La società sumera era fortemente legata alla religione. Nati da un caos primordiale in cui cielo e terra erano uniti, gli dei sumeri avevano sembianze umane e a loro tutto era subordinato. In questa forma di politeismo religioso anche tra gli dei vigeva una rigida gerarchia che divideva il pantheon in divinità superiori e inferiori. Alle divinità maggiori si affiancavano quelle inferiori, divinità e demoni protettori delle singole città sumera e in continua lotta tra loro. Il dio An simboleggiava il cielo ed era il più potente di tutti, il dio della natura Enlil, la dea della terra Khursag, il dio delle acque, della fertilità e del sapere Enki. Una particolarità: le statue degli dei non erano soltanto la loro rappresentazione, bensì il dio in persona.

La scrittura dei sumeri

La scrittura dei sumeri fu inizialmente ideografica. Dalla crescente esigenza di registrare i fatti commerciali e amministrativi della città si sviluppò successivamente una nuova forma di scrittura caratterizzata da segni astratti di tipo cuneiforme, scritte su piccole tavole di argilla.

L'organizzazione politica dei sumeri

L'organizzazione politica dei sumeri è strettamente legata alla religione. La società dei sumeri è basata sul policentrismo politico e relgioso. Ogni città sumera è una città stato autonoma dalle altre, ha una propria divinità protettrice ed è governata da un re ( lugàl o ènsi ) che svolge anche le funzioni di sacerdote. Il re-sacerdote è l'unico rappresentante terreno tra la popolazione e le divinità.

Le guerre tra le città-stato riflettono indirettamente la competizione delle divinità, in quanto l'importanza divina del dio protettore è pari all'importanza poltico-militare della città che protegge. Le caratteristiche della religione sumera influiscono sulla società e, indirettamente, contribuiscono all'assenza di uno stato sumero unitario. Le città sono molto simili per dimensioni e cultura, ma sono in continua lotta tra loro.

La società è divisa in classi: liberi, semiliberi e schiavi. L’economia si basa prevalentemente sull’agricoltura, sul commercio e sull’artigianato.

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