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Storia di Atene

La storia di Atene. La città di Atene nasce dall'unificazione dei centri minori della regione in epoca tardo micenea. Assume una posizione geopolitica di prestigio come capitale dell'Attica. Nella fase arcaica della sua storia Atene è governata in regime di monarchia, come gran parte dei centri urbani della Grecia. Dal VIII secolo a.C. il potere assoluto del monarca ateniese si riduce a favore delle aristocrazie. Il governo viene affidato ad appositi magistrati (detti "arconti") eletti dalle classi dirigenti della città. Inizialmente la carica degli arconti ha una durata decennale. Il potere esecutivo è assegnato a tre arconti, rispettivamente con funzioni di capo dell'esercito, sacerdote e governatore. Col passare degli anni gli arconti si trasformano in organo collegiale ed il loro numero aumenta da tre a nove, mentre la durata della carica si riduce da dieci ad un anno. I crescenti contrasti tra la classe dei coltivatori e l'aristocrazia fondiaria, avvenuti nel corso del VII e del VI secolo a.C., rendono necessaria la trasformazione della società verso forme politiche più aperte. Nel 594 a.C. un arconte, Solone, interviene a favore dei piccoli coltivatori, introducendo un sistema politico basato sulle classi di reddito (timocrazia) e finalizzato a limitare il potere dell'aristocrazia. Tuttavia, la riforma di Solone non placa i contrasti sociali. Le continue rivolte portano nel 560 a.C. all'instaurazione della tirannide di Pisistrato, sotto il quale la città conosce un periodo di pace e di benessere. Il sistema tirannico degenera alla fine del VI secolo a.C. con il passaggio del potere da Pisistrato ai suoi successori. I conflitti sociali all'interno della popolazione ateniese esplodono nuovamente.

La democrazia ateniese e le guerre persiane

Visto l'insuccesso della tirannide, nel 510 a.C. viene introdotto un nuovo sistema politico basato sulla partecipazione di tutti, la democrazia. La paternità della soluzione è storicamente attribuita ad un arconte, Clistene, che prosegue e completa il lavoro compiuto quasi un secolo prima da Solone. Con la riforma di Clistene la popolazione viene divisa in base al territorio. Nel V secolo a.C. Atene affronta, insieme all'intera Grecia, le Guerre persiane e fornisce un importante contributo al successo militare che mette definitivamente al sicuro la Grecia dal rischio dell'espansionismo e delle invasioni persiane. Conquistata la vittoria contro il nemico esterno comune, Sparta e Atene riprendono il loro cammino separato, abbandonando ogni progetto di unità nazionale. Nel 477 a.C. Atene entra a far parte della Lega delio-attica, assumendone il controllo sull'indirizzo politico, militare ed economico. In questi anni la città raggiunge il suo massimo splendore sotto la guida di Pericle, per molti anni stratega indiscusso della Polis.

La decadenza di Atene

I conflitti d'interesse con la Lega del Peloponneso portano Atene nel 431 a.C. alla guerra contro Sparta. Il conflitto dura ventisette anni ed indebolisce entrambi i contendenti, sia sotto il profilo economico e sia sotto quello demografico. Alla fine è Atene a capitolare per sempre. Il governo della città di Atene viene affidato a tiranni filospartani. Nel IV secolo la città si riprende economicamente ma non riesce a riconquistare più di un ruolo secondario nello scacchiere greco. Si schiera con la città di Tebe per contrastare l'egemonia di Sparta e, successivamente, collassa definitivamente sotto la spinta dell'espansionismo macedone. Nei secoli a venire Atene conserva un ruolo come centro culturale di grande importanza, dapprima sotto la dominazione macedone e successivamente sotto quella romana.

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