Pensiero economico e ambiente

L'ambiente nel pensiero economico è considerato in modo diverso a seconda della scuola di pensiero. Nel XIX secolo l'ambiente è indicato prevalentemente come un insieme di risorse naturali che l'uomo estrae e trasforma per produrre i beni economici e per soddisfare i bisogno. Dalla seconda metà del XX secolo, con il manifestarsi delle conseguenze ambientali e dell'inquinamento, l'ambiente è considerato anche come il luogo in cui l'uomo vive.

  • Teoria classica. Gli economisti classici elaboano le proprie teorie nel XIX secolo. Per i classici l'ambiente è essenzialmente un insieme limitato di risorse naturali. I classici sono consapevoli della scarsità delle risorse nel lungo periodo. Secondo la teoria classica, il sistema economico tende nel lungo termine verso uno stato stazionario ( pessimismo di lungo periodo ).
  • Teoria marxista. La teoria economica marxista si basa su diversi presupposti teorici dell'economia classica, tra i quali la teoria valore-lavoro e la visione dell'ambiente come un insieme finito di risorse. Secondo gli economisti marxisti la scarsità delle risorse aggrava il conflitto di classe tra capitalisti e lavoratori.
  • Teoria neoclassica. I neoclassici abbandonano la visione pessimistica dei classici sull'equilibrio di lungo periodo e concentrano l'attenzione sulle condizioni ottimali di equilibrio e di efficienza di breve periodo. Secondo i neoclassici, le forze di mercato e il progresso scientifico e tecnologico possono rimuovere qualsiasi limite allo sviluppo nel lungo termine, conducendo il sistema economico verso una crescita infinita e illimitata ( visione positiva tecnocentrica).
  • Economia dell'ambiente. L'economia dell'ambiente è una sottodisciplina della scuola neoclassica. Gli economisti accettano l'evidenza dei fallimenti del mercato e dell'inquinamento ( diseconomie ) ed elaborano una teoria in grado di spiegarli e affrontarli, restando all'interno del paradigma teorico neoclassico. Appartengono a questa categoria l'approccio dei diritti di proprietà di Ronald Coase e quello del bilancio dei materiali, delle politiche economiche basate sulle tasse all'inquinamento e/o sulle regolamentazioni ( standard ).
  • Teorie economiche ecocentriste. Le teorie economiche ecocentriste forniscono un'interpretazione differente e alternativa a quella neoclassica. Si tratta prevalentemente di teorie nate nell'ambientalismo moderno che spaziano dall'idea più moderata di uno sviluppo economico sostenibile, in grado di mantenere immutate le risorse naturali, a quella più radicale dei limiti allo sviluppo, nei quali gli economisti auspicano dei sistemi economici con crescita economica zero o in decrescita ( teorie eco-preservazioniste ).
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note


  • Teoria istituzionalista. All'inizio del Novecento alcuni economisti istituzionalisti intuiscono l'esistenza dei costi sociali dell'inquinamento dalla differenza tra preferenze individuali e collettive. I problemi ambientali sono affrontati al pari degli altri problemi sociali, auspicando la pianificazione o un maggior intervento pubblico nell'economia da parte dello Stato. Il problema ambientale non viene, comunque, trattato in modo specifico dagli istituzionalisti.

Economia dell'ambiente


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