Scuola poetica siciliana

La prima lirica in volgare italiano si fa risalire al lavoro della Scuola poetica siciliana, nata all'incirca nel 1230 presso la corte del re ed imperatore di Sicilia Federico II di Svevia. La scuola poetica siciliana, che ebbe un'attività di circa 30 anni, si ispirò alla poesia provenzale. Ebbe come argomento indiscusso l'amore cortigiano in tutte le sue forme, tema che veniva trattato sia dal punto di vista teorico (che cos'è, che effetti provoca, etc), sia come omaggio rituale alla donna amata. Jacopo da Lentini fu l'esponente più importante della scuola, oltre a Giacomino Pugliese e Rinaldo d'Aquino. Questi poeti lasciarono la loro impronta sull'impostazione metrica delle liriche grazie all'uso del sonetto, della canzone e del verso endecasillabo. L'esperienza della scuola poetica siciliana finì con la sconfitta di Manfredi, figlio di Federico, nella Battaglia di Benevento del 1266.

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