OKPEDIA URARTU

Regno di Urartu

Il Regno di Urartu sorge tra il IX ed il VII secolo a.C. nella regione dell’altipiano armeno. Gli urartei sono una popolazione non indoeuropea, la cui cultura è considerata affine a quella degli hurriti. Il nome autoctono della popolazione è biainili mentre il nome Urartu deriva dalle fonti assire, principali nemici degli urartei, e significa "popolo delle montagne". Il regno di Urartu viene fondato nel 835 a.C. dal re Sarduri I. Il regno di Urartu conosce un periodo di forte espansione durante la crisi della potenza assira, quando sotto il comando del re Sarduri II estende i suoi confini arrivano fino alla regione dell'Alto Eufrate. Nel momento di massima espansione il regno di Urartu si estende dal Tigri, al lago Urmia, Aleppo e al lago Erivan. L'espansionismo del regno di Urartu viene fermato dagli assiri di Tiglatpileser III che sconfiggono sul campo di battaglia l'esercito di Urartu. Negli anni successivi il regno di Urartu conosce una fase di rapida decadenza subendo prima l'invasione dei cimmeri nel 750 a.C. ed entrando poi a far parte dei regni satelliti della potenza assira. Nel 620 a.C. il regno di Urartu subisce un'altra devastante invasione ad opera degli sciti. La distruzione causata delle invasioni del VIII e VII secolo a.C. aprono la strada alla conquista dei territori nel 600 a.C. da parte dei medi e degli armeni nei pressi dell'Ararat. Con la conquista armena l'antica lingua urartea, una lingua non indoeuropea, viene progressivamente sostituita con le lingue indoeuropee ed infine scompare del tutto. I sovrani più importanti del regno di Urartu sono Arame I, Sarduri I e Sarduri II.

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