Pensiero economico di Aristotele

Il pensiero di Aristotele contribuisce a fondare uno dei primi approcci teorici all'economia politica Nel mondo greco il lavoro manuale e l'economia sono considerate attività inferiori ( v. lavoro nell'antichità ) e di importanza secondaria rispetto alle altre attività intellettuali come lo studio, la spiritualità e la riflessione. Ciò nonostante, il mondo greco offre diversi contributi alla fondazione dell'economia politica Molti filosofi e pensatori greci si pronunciano sui fenomeni economici, tra questi spicca il pensiero economico di Aristotele nella Politica e nell'Etica nicomachea. Secondo Aristotele esiste una differenza tra l valore d'uso e il valore di scambio, una visione che contribuisce a determinare una delle prime teorie del valore e dello scambio della storia dell'uomo.

  • Valore d'uso. Il valore d'uso è il valore intrinseco di una merce e derivante dal consumo da parte dell'uomo.
  • Valore di scambio. Il valore di scambio è il valore della merce che si concretizza realmente sul mercato tra il venditore e l'acquirente.

Giustizia commutativa. Il pensiero economico di Aristotele pone su un piano centrale la giustizia commutativa. Secondo Aristotele nello scambio il sacrificio del venditore (alienante) della merce deve essere uguale alla ricompensa in moneta che ottiene dalla vendita della merce. La quantità di moneta ottenuta dalla vendita di una merce deve consentire al venditore di acquistare merci con utilità/desiderio tali da compensare il suo sacrificio iniziale. Dal pensiero di Aristotele deriva, pertanto, la teoria del giusto prezzo.

Teoria del valore. Secondo Aristotele tutte le merci sono frutto del lavoro dell'uomo. Tuttavia, essendo i lavori umano non confrontabili, ne deriva l'incommensurabilità del valore intrinseco. Non è, quindi, possibile costruire una teoria basandosi soltanto sul valore intrinseco delle merci. Come già visto nel paragrafo precedente, la teoria del valore di Aristotele si basa, invece, sulla differenza tra valore d'uso e valore di scambio e sulla teoria della giustizia commutativa nello scambio.

Giustizia distributiva. Per Aristotele gli uomini sono intrinsecamente differenti, alcuni sono più abili nello svolgere alcune attività e altri meno. Partendo da questo presupposto la giustizia distributiva non deve essere basata sull'eguaglianza assoluta degli uomini. Lo stesso presupposto giustifica l'esistenza della proprietà privata. Sotto questi aspetti il pensiero di Aristotele si distingue da quello di altri filosofi greci, come Platone ( v. pensiero economico di Platone ), che al contrario auspicano una società collettivista.

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Crematistica naturale


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