Nastro magnetico

Il nastro magnetico è un supporto di memorizzazione dei dati e di tracce audio/video. È utilizzato per la registrazione di filmati ( nastri video ), audio ( nastri audio ) e per la registrazione dei dati negli elaboratori elettronici di prima e seconda generazione. Il nastro magnetico è composto da una pellicola di materiale plastico ( acetato di cellulosa, PVC ) sulla quale è posto sulla superficie uno strato di materiale magnetizzabile ( ferro-magnetico, ossidi di ferro, biossido di cromo, particelle di metallo puro ). Nell'operazione di scrittura delle informazioni una testina di incisione crea un campo magnetico sul nastro ( magnetizzazione ) in base ai segnali elettrici prodotti da un trasduttore ( es. microfono ). La corrente determina l'azione di un elettromagnete per magnetizzare con intensità diversa il materiale magnetico sullo strato del nastro. La magnetizzazione del nastro consente di mantenere nel tempo le informazioni codificate sotto forma di campi magnetici. Nell'operazione di lettura una testina di riproduzione legge i campi magnetici sul nastro e li riproduce sotto forma di segnali elettrici per ricostruire il suono o l'immagine registrata. Il nastro magnetico può essere avvolto in una bobina o in un apposito contenitore a cassetta. Le informazioni possono essere registrate sul nastro in forma analogica o digitale, seguendo una modalità sequenziale ( una dopo l'altra ) oppure una modalità in parallelo scrivendo le informazioni su diverse tracce poste in parallelo sul nastro magnetico. Si distingue in base all'utilizzo finale nei seguenti tipi di nastro magnetico nelle seguenti categorie:

• Nastro magnetico audio. Il nastro magnetico per la registrazione/riproduzione audio è utilizzato per la produzione delle bobine, delle audiocassette e delle musicassette.
• Nastro magnetico video. Il nastro magnetico per la registrazione/riproduzione video è utilizzato per la produzione delle videocassette.
• Nastro magnetico ( informatica ). Il nastro magnetico è utilizzato nell'informatica come supporto di memoria secondaria del computer per le attività di registrazione dei dati.

La gamma dinamica è la differenza tra il livello massimo del segnale e il segnale minimo del segnale registrabile sul nastro magnetico. In base al livello di uscita del segnale, in funzione di un determinato tasso di distorsione, è possibile calcolare il tasso di distorsione delle informazioni registrate su nastro magnetico. Quanto maggiore è il tasso di distorsione, tanto minore è la capacità del nastro di registrare un'informazione.

Storia del nastro magnetico. Il nastro magnetico viene prodotto negli anni '30 per la registrazione audio su cellulosa. Negli anni '50-60 lo spessore del nastro magnetico si riduce grazie alla sostituzione della cellulosa con le materie plastiche. Negli anni '50 si diffonde l'utilizzo delle bobine a nastro magnetico per la registrazione audio sia professionale che amatoriale. Le informazioni sono scritte in forma analogica su una o più tracce che scorrono parallele lungo il nastro. Il nastro magnetico è utilizzato anche come supporto di memoria secondaria dei computer e come supporto di back-up dei dati. Negli anni '60-70 le bobine sono sostituite, in ambito domestico, dalle audiocassette. Negli anni '70-'80 il nastro magnetico viene impiegato per le operazioni di registrazione e di riproduzione video sia in ambito professionale che domestico ( home video, videoregistratori, videocamere, ecc. ). Negli anni '90 sono immessi sul mercato dei nastri magnetici in grado di registrare le informazioni in formato digitale. L'arrivo di altre tecnologie di registrazione delle informazioni ( unità ottiche Cd, Dvd, floppy disk, hard disk, memory pen, ecc. ) rende progressivamente obsoleto il nastro magnetico come supporto di registrazione audio/video e dati. Il nastro magnetico è ancora oggi utilizzato per le attività di registrazione dati nelle operazioni di back-up dei grandi elaboratori elettronici ( mainframe ).