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Modello scientifico di Galileo Galilei

Il modello scientifico di Galileo Galilei. La nascita della scienza è solitamente individuata con il metodo sperimentale di Galileo Galilei. L'introduzione del metodo sperimentale è una importante rivoluzione del paradigma della scienza, che sostituisce il precedente concetto aristotelico della scienza. La vera rivoluzione di Galileo Galilei non si basa soltanto sull'introduzione del metodo sperimentale, in parte già conosciuto, bensì sulla sua capacità di unire i due mondi aristotelici ( realtà osservata e realtà naturale ) in una nuova ed unica definizione di realtà. Secondo Galileo "l'universo è unitario, semplice, naturale e scritto nella lingua della matematica". Lo scienziato ha il compito di osservare la realtà, selezionare i fatti e individuare i meccanismi semplici e le cause che li generano.

Contesto storico. Il contesto storico in cui vive Galileo Galilei è caratterizzato da forti stravolgimenti culturali ed economici. Il commercio e la scoperta dei nuovi continenti contribuiscono all'affermazione della nuova visione della scienza. La scoperta del continente americano amplia a dismisura le vecchie frontiere del mondo, trasformando il piccolo mondo dell'antichità in uno enorme, complesso ed ancora tutto da esplorare. La scoperta dei nuovi continenti mette a diretto contatto l'uomo europeo anche con altre civiltà sconosciute. Le risorse dei nuovi continenti traiano il commercio facendolo uscire dai secoli buii del medioevo. La crescente ricchezza finanziaria-mercantile muta i rapporti di forza tra le classi sociali a favore di una visione borghese e pragmatica della realtà che mal si scontra con il dogma religioso di epoca medievale. Il modello di scienza di Aristotele cade in decadenza in quanto non è più capace di soddisfare le esigenze della società moderna. La realtà osservata dall'uomo nel XV e nel XVI secolo è una realtà sconfinata e complessa. Il piccolo mondo medioevale è ormai cresciuto fino a trasformarsi in un mondo grande e complesso, una realtà impossibile da poter interpretare con la vecchia visione aristotelica.

Nuovo modello di scienza. Dal piccolo mondo antico in cui la teologia riesce a soddisfare e spiegare tutto, si passa all'universo sconfinato di Galileo, un mondo dominato dalla certezza dei calcoli matematici. Con Galileo la scienza perde il suo carattere estensivo, armonico e generico per acquisire quello dell'approfondimento. La conoscenza viene suddivisa in discipline di studio sempre più settoriali e specialistiche. La specializzazione del pensiero ben si adatta alla realtà moderna del XIV e del XV secolo. Queste condizioni sociali favorevoli permettono a uomini come Galileo Galilei, seppure con grandi difficoltà, di presentare una visione alternativa della realtà e un nuovo modello di scienza. In conclusione, non è soltanto l'introduzione del metodo della sperimentazione, che peraltro si afferma soltanto successivamente, a far crollare la teoria aristotelica, bensì l'esigenza di dare una nuova spiegazione ed interpretazione alla realtà di un mondo ormai diverso da quello del passato.

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