La religione nell'antico Egitto

Nella civiltà egizia la religione occupava una posizione di grande importanza. La vita del paese era regolata dalla piena del Nilo da cui dipendeva l'intera produzione agricola . Non esistendo la proprietà privata i funzionari del regno erano incaricati alla raccolta e alla distribuzione delle derrate alimentari. La vita di ogni antico egiziano dipendeva dalla capacità del faraone e delle amministrazioni pubbliche di provvedere alla raccolta, allo stoccaggio e alla distribuzione del cibo. Dal perfetto funzionamento della macchina statale dipendeva il surplus alimentare e il soddisfacimento dei bisogni primari del popolo egiziano. Il faraone rappresentava il vertice di questa complessa macchina sociale da cui dipendeva la vita e la morte di ciascun egiziano. Il ruolo del faraone favorì la sua ascesa tra le divinità, un aspetto agevolato anche dall'interesse delle classi sacerdotali. La nuova veste religiosa consentì al faraone il mantenimento del potere assoluto sulla popolazione e sull'economia senza eccessive repressioni. Per accentuare la sua connotazione divina i rapporti con i funzionari e con i generali furono concessi soltanto ai sarcerdoti, unico tramite terreno tra il faraone-divinità e la società. In tal modo pochi uomini furono in grado di stabilire un contatto umano con il faraone e intorno alla sua figura venne a crearsi un alone di mistero e di timore. Una grande innovazione dal punto di vista dell'organizzazione sociale. I primi popoli primitivi ponevano al centro della spiritualità la forza della natura, simboleggiata dagli animali. Il culto per i fenomeni naturali venne così spezzato dalla divinizzazione del capo-faraone. La religione degli egizi mantenne il carattere teriomorfico. Si possono ancora notare ben visibili le tracce del preistorico culto degli animali mescolate insieme alla nascente dinizzazione dell'uomo guida (faraone) posto a capo della società. Il faraone era considerato il Ra, simbolo del sole, nato dall'unione di Osiri, simbolo della fertilità della terra, e di Isi.

La breve rivoluzione religiosa di Ammon

Il passaggio dalle primitive forme di culto teriomorfiche alla nascita di una religione monoteista culminò con l'introduzione del culto di Ammon. La XII dinastia di faraoni introdusse il monoteismo nella società egiziana, cancellando le precedenti forme di culto. La rivoluzione religiosa minò direttamente il potere dei sacerdoti che si ribellarono al faraone ristabilendo il vecchio ordine religioso. Per non lasciare traccia venne distrutto ogni documento scritto sul culto di Ammon. Pur essendo una breve parentesi nella lunga storia della civiltà egizia si può identificare come il primo passo nella storia dell'uomo verso una forma moderna di organizzazione religiosa.

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