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Imposta speciale sui consumi

L'imposta speciale sui consumi è una imposta sui consumi che colpisce solo una determinata categoria di beni o di servizi. Possono essere applicate sul prezzo di vendita (imposta ad valorem) o sulla quantità di consumo (imposta specifica). L'imposta speciale sui consumi può essere applicata per disincentivare il consumo dei beni (es. tabacco) dal quale possono crearsi delle diseconomie (esternalità negative) a danno della società. Il consumo del tabacco o dell'alcol, ad esempio, è causa di devianze sociali ed aumenta le spese pubbliche sanitarie e di sicurezza pubblica. L'imposta speciale sul consumo di tali beni aumenta il prezzo eindirettamente disincentiva il consumo. Altre ragioni di applicazione dell'imposta speciale sul consumo sono in nome del principio del beneficio o per aumentare le entrate pubbliche senza eccessivi costi di accertamento e di riscossione. L'applicazione delle imposte speciali sul consumo è tuttavia limitata dagli effetti che queste possono generare sul libero gioco delle forze di mercato. Dal punto di vista dell'equità l'imposta speciale sui consumi può avere sia effetti regressivi e sia effetti progressivi a seconda della tipologia del consumo e della elasticità delle curve di offerta e di domanda del mercato. Ad esempio, quando l'imposta speciale è applicata al consumo di beni primari, come il pane o il grano, il tributo ha effetti regressivi (imposta regressiva). Il consumo dei generi alimentari è uguale per tutti gli individui indipendentemente dal redditto ma, essendo la propensione al consumo decrescente al crescere del reddito, gli individui a medio-alto reddito subiscono meno il sacrificio dell'imposta sui generi alimentari rispetto a quelli a basso reddito. L'imposta speciale sui consumi ha, invece, effetti progressivi (imposta progressiva) quando l'imposta speciale è applicata al consumo di beni di lusso in quanto il tributo incide soprattutto sulle scelte di consumo dei contribuenti a medio-alto reddito. Una riflessione particolare va dedicata ai beni voluttuari (es. alcool, tabacco). Pur essendo dei beni secondari alcuni beni voluttuari hanno la caratteristica di creare dipendenza nei consumatori e di essere consumati sia da individui ricchi che poveri. I consumatori non riescono pertanto a decidere la quantità di consumo dei beni voluttuari (o perlomeno di alcuni beni voluttuari) inmodo razionale e indipendente. In tali casi, a parità dell'onere del tributo, i soggetti a basso redditto percepiscono un sacrificio dell'imposta maggiore rispetto ai soggetti ad alto reddito (effetto regressivo). Nel caso dei beni voluttuari l'imposta speciale sul consumo ha ragione d'essere applicata soltanto se mira a ridurre il consumo di tali beni (diseconomie) e non anche per la qualità di bene secondario o di bene lusso.

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