Harare

Harare è la capitale dello Zimbabwe. La città sorge su un altopiano a 1400 metri sul livello del mare e conta circa 2 milioni di abitanti nell'intero agglomerato urbano (dato 2007). Harare viene fondata dagli inglesi nel 1890 inizialmente come forte della Pioneer Column ed in secondo momento come vero e proprio insediamento urbano colonico. Il primo nome della città è Salisbury, in onore dell'allora primo ministro britannico. Soltanto dopo l'indipendenza nazionale dello Zimbabwe la città viene ribattezzata Harare, nel 1982, in onore al nome di un capo tribù shona. Pur avendo cambiato nome, dal punto di vista urbanistico Harare conserva una struttura tipicamente inglese-occidentale con un nucleo centrale intorno al quale si estendono i quartieri residenziali satelliti, molti parchi e viali alberati. Gli stessi toponimi e i nomi dei quartieri sono ancora quelli assegnati durante il periodo di colonizzazione inglese: Borrowdale, Mount Pleasant, Rotten Row, Rietfontein, Tynwald, Warren Park ecc. Al fianco dei quartieri residenziali di stampo inglese sono sorti anche quartieri poveri ad elevata microcriminalità. Harare è il principale centro economico-amministrativo del paese ed uno dei principali nodi nella rete delle comunicazioni stradali e ferroviarie. L’economia locale si basa prevalentemente sul commercio del mais, del cotone, del tabacco e degli agrumi, sull’industria del tessile, dell’acciaio e sugli stabilimenti chimici. Nel territorio di Harare sono anche presenti delle attività di estrazione nelle vicine miniere d’oro. L'economica locale è caratterizzata anche da una marcata presenza di una economia sommersa e da traffici illegali gestiti dalla criminalità. Dal punto di vista climatico, nonostante si trovi ai tropici il clima di Harare è generalmente mite.