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Guerre puniche

Le guerre puniche sono una serie di guerre combattute tra Roma e Cartagine nel III e nel II secolo a.C. per il controllo del mar Mediterraneo. Sono dette guerre puniche in quanto i romani chiamano "punici" i cartaginesi. Dopo aver conquistato la Magna Grecia ed esteso la propria egemonia sulla penisola italica, i confini romani entrano a diretto contatto con quelli cartaginesi nel Mediterraneo occidentale. La città nord-africana Cartagine è la capitale di un vasto impero militare-commerciale che si estende dalle coste del nord-Africa fino in Spagna, in Sicilia, in Sardegna e in Corsica. Il reciproco intralcio nei traffici commerciali causa la rottura dei rapporti diplomatici tra Roma e Cartagine che, in passato, hanno spesso siglato alleanze. I primi rapporti tra romani e cartaginesi risalgono al 508 a.C. in cui entrambe le civiltà sottoscrivono un accordo di reciproco rispetto fissando il limite della propria espansione. Il trattato viene rinnovato per oltre due secoli, fino al 264 a.C. quando Roma accolgono la richiesta di aiuto dei mamertini di Messina contro i cartaginesi. L'intervento romano causa la rottura dei rapporti diplomatici tra le due super-potenze dell'antichità e l'inizio delle guerre puniche.

  • Prima guerra punica (264-241 a.C.). Nella prima guerra punica i romani sbarcano in Sicilia e, dopo aver sconfitto la flotta cartaginese nella battaglia di Milazzo, organizzano una prima e fallimentare spedizione militare anche in Nord Africa. La guerra si conclude a favore dei romani. Al termine della prima guerra punica la Sicilia entra a far parte del territorio della repubblica romana.
  • Seconda guerra punica (218-202 a.C.). Nella seconda guerra punica gli interessi cartaginesi e romani tornano a collidere in Spagna. Alla guida del generale Annibale l'esercito cartaginese invade l'Italia tramite le Alpi e sconfigge in battaglia i romani. Ciò nonostante Roma non capitola. I romani riescono a prevalere sul campo di battaglia in Spagna e, infine, a sconfiggere i cartaginesi in Nord Africa. Cartagine è costretta nuovamente alla resa. Tutti i territori cartaginesi in Europa passano sotto il controllo diretto dei romani.
  • Terza guerra punica (149-146 a.C.). Nella terza guerra punico lo scontro tra Roma e Cartagine è senza dubbio impari. La supremazia militare romana e il profondo odio dei romani nei confronti degli storici nemici cartaginesi consente all'esercito di Scipione Emiliano di assediare, espugnare e distruggere la città di Cartagine. Con la distruzione di Cartagine al termine della terza guerra punica i romani conquistano il pieno controllo del mar Mediterraneo. Cartagine viene distrutta nel 146 a.C. dai romani di Scipione Emiliano. Per punire i cartaginesi della guerra secolare contro Roma, i romani espugnano e radono al suolo la città. Secondo alcune fonti storiche i romani spargono anche del sale nella terra per evitarne la rinascita.
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