OKPEDIA GUERRE CIVILI ROMANE

Guerra civile romana (82 a.C.)

Nella guerra civile romana del 82 a.C. si scontrano militarmente il partito aristocratico ( ottimati ) e quello dei popolari ( populares o mariani ). Dopo essere rientrato in Italia dalla prima guerra mitridatica l'esercito di Silla si incammina verso Roma contro l'esercito romano dei mariani e degli italici (lucani e sanniti). La difesa della città di Roma è affidata all'esercito mariano sotto la guida dei consoli Gneo Papirio Carbone e Gaio Mario il Giovane, figlio adottivo del generale Gaio Mario morto pochi anni prima a causa di una malattia. Dalla parte di Silla si schierano, invece, le legioni di Gneo Pompeo Magno e di Quinto Cecilio Metello Pio. La guerra volge a favore degli ottimati di Silla con la vittoria delle truppe sillane nella battaglia di Porta Collina nei pressi delle mura di Roma. La battaglia volge a favore degli ottimati consentendo alle truppe sillane di Appio Claudio di entrare in città e di resistere in attesa dell'arrivo delle legioni di Silla. La battaglia segna la vittoria degli ottimati aristocratici sui popolari mariani nella guerra civile romana. Dopo aver appreso l'esito della battaglia il console Gaio Mario il giovane si uccide per evitare d'essere catturato. Gneo Papiro Carbone, invece, fugge verso l'Africa ma viene catturato e giustiziato da Pompeo Magno. Al termine della guerre civile segue un periodo di repressione e di feroci epurazioni e liste di proscrizione mediante le quali Silla, nominato dittatore, confisca i beni e uccide tutti gli avversari politici. La dittatura di Silla restaura il potere del senato e degli aristocratici mentre ridimensiona quello dei cavalieri e dei tribuni. La dittatura di Silla si conclude nel 79 a.C. con la decisione a sorpresa di Silla di abdicare e di ritirarsi a vita privata nei suoi possedimenti in Campania.

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Repubblica romana


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