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Ghost link ( link fantasma )

I ghost link sono una tecnica SEO per influenzare il posizionamento di una pagina web sui risultati dei motori di ricerca tramite l'inserimento di link in entrata con anchor text a chiave esatta verso l'indirizzo URL della pagina da posizionare e, successivamente, eliminarli per evitare qualsiasi penalizzazione da parte del search engine. Si tratta, pertanto, di backlink temporanei ottimizzati su una parola chiave. Il termine ghost deriva dal fatto che questi collegamenti appaiono e scompaiono nel giro di poco tempo. Pur svanendo dopo pochi giorni, oppure ore, questi collegamenti apportano ranking alla pagina linkata, influenzandone la sua posizione nel tempo. Il beneficio di posizionamento sulle SERP permane più a lungo, rispetto ai ghost link, in quanto gli algoritmi dei motori di ricerca impiegano del tempo per rielaborare la loro scomparsa.

esempio della tecnica ghost link sul ranking di una risorsa

Essendo collegamenti posti al solo fine di modificare i risultati sui motori di ricerca, questi collegamento sono giudicati link non naturali e la tecnica SEO è considerata black hat dai motori di ricerca che, in tempi recenti, hanno introdotto dei filtri anti-spam appositi per contrastarne l'utilizzo. Ad esempio, se i collegamenti ipertestuali scompaiono tutti rapidamente nello stesso istante, o comunque in un breve periodo di tempo, si delinea un fenomeno poco naturale. A volte i backlink possono anche comparire rapidamente, ad esempio quando una risorsa balza al centro dell'attenzione mediatica ( hot news ) ma è raro che abbiano tutti la stessa anchor text e che scompaiano in massa.

la curva di decadimento dei link naturale e anomala

Nel grafico precedente sono rappresentate le due curve di decadimento dei link nel corso del tempo. La curva di decadimento naturale è di colore grigio. Se la curva di scomparsa si interrompe bruscamente, come nel caso della curva rossa, si evidenzia un fenomeno poco naturale ( curva anomala ) e tutti i link possono essere eliminati dal calcolo del ranking.

https://www.okpedia.it/temp/ghost_link


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note


  • Ghost Links. Il termine Ghost Links viene introdotto per la prima volta nel 2011 durante una discussione online su Moz Blog da parte di Martin Panayotov. In questa prima discussione si ipotizza che lo schema dei ghost links sia facilmente individuabile dai search engine e, pertanto, lo schema di link artificiali ( non naturali ) può essere penalizzato in breve tempo dal motore di ricerca.
  • Link Echoes ( effetto eco del link perduto ). Secondo altri osservatori i ghost link sono comunque efficaci. Alcuni test condotti nel 2014 da Rand Fishki e pubblicati su Dmoz dimostrano che i link perduti non cessano di apportare ranking al sito web dopo essere eliminati, né la risorsa precedentemente linkata subisce una vera e propria penalizzazione da parte dei search engine. Si parla, in questo caso di effetto eco del link ( Link Echoes )
  • Ghost links negativi ( seo negativa ). I ghost links potrebbero anche avere una finalità opposta. Potrebbero essere posti per screditare il sito linkato che, una volta scomparsi, non avrebbe modo per risalire alla natura malevole dei backlinks e non potrebbe più rinnegarli tramite lo strumento disavow di Google. Si tratta di un'ipotesi sperimentale. Se è la seo negativa è una realtà, la ghost link building negativa potrebbe essere una tecnica che la rafforza poiché occulta la natura malevola dei links al sito web vittima.
    esempio di ghost links negativa

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