Economia dello sviluppo

L'economia dello sviluppo è una branca dell'economia politica che studia gli squilibri fra i sistemi economici avanzati e quelli in via di sviluppo, lo sviluppo economico e le cause che lo determinano. Le teorie dello sviluppo economico nascono con l'economia classica nell'Ottocento ma la materia conquista l'attenzione della letteratura economica soltanto nella seconda metà del Novecento, al termine della seconda guerra mondiale, per l'esigenza della comunità internazionale di avviare la ricostruzione dei paesi devastati dalla guerra. A partire dagli anni Sessanta l'economia dello sviluppo analizza, in particolar modo, le economie in via di sviluppo (PVS), i paesi meno sviluppati (LDC) ed i paesi caratterizzati da bassi standard di vita in America Latina, Africa e Asia. Pur nascendo all'interno dell'economia politica, l'economia dello sviluppo si distingue da quest'ultima per la natura multidimensionale dello sviluppo economico inteso come miglioramento del benessere umano, riduzione della povertà e delle diseguaglianze, in una economia crescente. L'economia politica, invece, delimita il proprio oggetto di studio all'allocazione ottimale delle risorse scarse e alla crescita economica. Per tali ragioni le teorie dello sviluppo economico sconfinano spesso nella politica e nelle ideologia. Ciò nonostante anche nelle teorie dello sviluppo economico è possibile evidenziare approcci che utilizzano i principi economici della domanda e dell'offerta, della scarsità e del costo opportunità, per cercare di spiegare lo sviluppo economico. La letteratura dell'economia dello sviluppo economico è pertanto molto vasta e variegata. Finora nessuna teoria ha saputo però spiegare in modo universale e generale i motivi per cui alcuni paesi presentano una crescita e uno sviluppo economico più lento rispetto ad altri.