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Economia agricola in Mesopotamia

La valle della Mesopotamia è particolarmente fertile grazie alla presenza dei fiumi Tigri ed Eufrate che agevolano anche i trasporti fluviali e gli scambi commerciali. La produttività del terreno in Mesopotamia è quindi più alta che altrove. Un motivo che spinse nel V-IV secolo a.C. le popolazioni a lasciare la sicurezza dei monti per insediarsi a valle contribuendo così alla nascita dei primi insediamenti urbani. La fertilità del terreno in Mesopotamia è il principale fattore determinante della nascita delle prime civiltà della storia dell'uomo. L'abbondanza del prodotto agricolo consente agli insediamenti una crescita demografica ben oltre quella della popolazione agricola. Il surplus di prodotto agricolo permette la nascita delle attività artigiane e di quelle commerciali, dei funzionari e dei soldati di professione, nonché lo sviluppo urbanistico delle prime città e delle grandi opere pubbliche. Nella valle della Mesopotamia si alternano al potere i sumeri, i babilonesi, i semiti, gli amorrei, gli ittiti, i cassiti, gli assiri, i persiani. Tutte le civiltà mesoportamiche fondono la propria base nella produzione agricola del luogo. Qui l'uomo impara a regolare l'influenza dell'ambiente sulla produzione agricola tramite le tecniche di irrigazione. La stessa astronomia nasce per finalità agricole. Dall'osservazione delle stelle prendono forma i primi calendari che, a loro volta, consentono di organizzare i cicli agricoli nelle varie stagioni dell'anno. Qui nasce anche lo Stato che originariamente ha la funzione di proteggere le imprese agricole dagli invasori esterni e di realizzare le grandi opere irrigue (dighe, canali di distribuzione dell'acqua).

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