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Decreto Monti 2011

Misure del decreto Monti. Le principali misure del decreto Monti. Il pacchetto di misure anticrisi del neopremier Mario Monti spazia dalla quasi abolizione delle Province al completamento della riforma previdenziale. Dal punto di vista delle entrate circa 2/3 delle risorse sono derivanti dalla reintroduzione dell'imposta sulla casa. Il decreto "Salva-Italia" è stato presentato dallo stesso Mario Monti e da alcuni ministri del suo governo. Nella premessa il premier ha spiegato le motivazioni che hanno portato alle decisioni come estrema misura per salvare i conti pubblici italiani e lo stesso Euro, non nascondendo che l'attuale situazione finanziaria italiana è causata dall'eccessivo ricorso all'indebitamento pubblico ed a scelte pubbliche fatte nel passato e lesive per le generazioni future (ossia per le attuali generazioni). Le principali misure del decreto Monti sono le seguenti:

  • Abolizione enti inutili e Province. Tra le misure del decreto Monti viene decisa la soppressione degli enti pubblici ritenuti inutili e il ridimensionamento delle Province, ricondotte ad una funzione di indirizzo e coordinamento. Sono abolite le giunte provinciali, il numero dei consiglieri provinciali viene ridotto a 10 in funzione di rappresentanza degli enti territoriali comunali. Riduzione del numero dei componenti nelle Authority.
  • Aumento Iva nel 2012. Aumento del 2% delle aliquote sia del 10% che del 21% a partire dal 1° settembre 2012 a copertura della clausola di salvaguardia prevista dalla manovra estiva.
  • Imposta Municipale sugli immobili. Viene reintrodotta l'imposta sulla casa, ivi inclusa la prima casa, ma non si chiamerà ICI bensì IMU (Imposta Municipale). Entrerà in vigore a partire dal 2012 sul patrimonio immobiliare italiano con un'aliquota ordinaria dello 0,75%-0,76% e dello 0,4% nel caso della prima casa. La manovra prevede la rivalutazione del 60% degli estimi catastali.
  • Riforma pensioni. Abolizione delle quote per le uscite di pensione di anzianità a partire dal 2012. Blocco di adeguamento, aumento dell'età di vecchiaia e passaggio al sistema contributivo per tutti. Il ministro Fornero ha un momento di commozione nel momento in cui deve annunciare il mancato aggiornamento delle pensioni all'inflazione nel 2012 ad eccezione che per le pensioni più basse.
  • Tassa sul lusso. La tassa sul lusso del decreto Monti contempla diversi provvedimenti e tasse come, ad esempio, l'aumento della tassa per barche, aerei ed elicotteri privati.
  • Misure anti-evasione fiscale. Come misura sulla lotta all'evasione fiscale viene ridotta la soglia di tracciabilità a 1000 euro per i pagamenti.
  • Irap. Sgravi su Irap per le imprese che assumono giovani e donne.
  • Tagli alla sanità. Tra i tagli alla spesa pubblica spicca la riduzione di 2,5 miliardi al fondo sanitario nazionale nel 2012. La misura è parzialmente compensata dall'aumento dell'Irpef regionale. Alle Regioni spetta ora il compito di ridurre la spesa sanitaria e/o aumentare il costo dei ticket.
  • Credito imposta ricerca. Credito di imposta per le attività di ricerca industriale.
  • Fondo di garanzia banche. Il ministero dell'economia è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività degli istituti di credito.
  • Liberalizzazioni farmaci. Liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia "C" che potranno, pertanto, essere venduti anche nelle parafarmacie.
  • Una tantum scudo fiscale. Introduzione di una tassa una tantum del 1,5% sui capitali rientrati in Italia tramite l'ultimo scudo fiscale.
  • Bolli su conti correnti e titoli. Aggiustamento dei bolli sui conti correnti e sul deposito titoli.

Alcune misure annunciate dai mass media non sono incluse nel decreto Monti. Le principali misure attese non prese dal governo sono le seguenti:

  • Irpef. Nessuna modifica alle aliquote Irpef come, invece, alcuni giornali avevano anticipato.
  • Famiglia. Le detrazioni sui figli a carico sono immutate. Sono introdotte delle agevolazioni per la famiglia tramite l'istituzione di un apposito fondo.
  • Patrimoniale. Il decreto non introduce alcuna imposta patrimoniale.

Il decreto Monti, pur essendo immediatamente esecutivo, passa ora al vaglio del Parlamento per la conversione definitiva in legge entro la fine dell'anno. Il premier si è riservato di decidere se mettere o meno la fiducia sul decreto. 05 / 12 / 2011

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