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Debito pubblico

Il debito pubblico è il cumulo dei prestiti che lo Stato e gli altri enti del settore pubblico contraggono per coprire i saldi negativi ( deficit ) del bilancio pubblico. Il saldo del bilancio pubblico è determinato dalla differenza tra le entrate e le spese del settore pubblico. Si ha un saldo negativo del bilancio pubblico quando, in un determinato periodo di tempo, le spese pubbliche sono superiori alle entrate dello Stato. Il deficit di bilancio viene colmato dallo Stato tramite l'emissione di titoli rappresentativi del debito pubblico ( titoli di Stato ) che vende alle banche e ai risparmiatori privati con la promessa di restituire il capitale e gli interessi maturati ad una determinata data di scadenza. Possono sottoscrivere i titoli del debito pubblico le banche e i risparmiatori privati italiani o stranieri. Il perdurare del deficit di bilancio pubblico, anno dopo anno, provoca la crescita del debito pubblico. I titoli di Stato possono essere emessi a breve, media e lunga scadenza. In Italia i titoli di Stato a breve scadenza sono detti Buoni Ordinari del Tesoro ( BOT ). Ogni titolo è caratterizzato dal tasso di interesse e da una scadenza. In base alla scadenza dei titoli pubblici è possibile suddividere il debito pubblico in:

  • Debito pubblico fluttuante. È composto da titoli di credito con data di scadenza a breve termine (da 3 a 12 mesi) ossia dai titoli a breve scadenza. Si dice "fluttuante" in quanto l'effetto dei titoli segue l'andamento dei deficit di bilancio.
  • Debito pubblico redimibile. È composto da titoli obbligazionari con data di scadenza di medio-lungo termine.
  • Debito pubblico consolidato. È composto da titoli obbligazionari la cui data di scadenza (data rimborso) non è fissata al momento dell'emissione. La data di rimborso è fissata in modo discrezionale dallo Stato. Questa categoria di debito pubblico è diminuita nel corso del tempo ed oggi si è praticamente annullata.

Il debito pubblico può essere classificato anche in altri modi, in base all'entità delle spese finanziate o alla tipologia dei titoli di Stato emessi. In conclusione, il debito pubblico è la risultante cumulativa dei prestiti allo Stato al netto dei rimborsi. È formato dal valore dei titoli emessi dallo Stato per la copertura della spesa pubblica ( fabbisogno finanziario statale ) e del deficit pubblico.

Titoli del debito pubblico. I titoli del debito pubblico possono essere emessi su diverse scadenze: titoli a breve scadenza (buoni ordinari del tesoro), a lunga scadenza e irredimibili. I titoli possono essere venduti a sottoscrittori interni nel territorio nazionale oppure all'estero, presso banche e paesi stranieri. Tra i principali sottoscrittori interni elenchiamo, in ordine di importanza, il sistema bancario e creditizio, le famiglie e le imprese.

L'indebitamento pubblico è uno dei parametri fondamentali della stabilità finanziaria del sistema pubblico e del sistema economico. L'eccessivo peso del debito pubblico sulla ricchezza prodotta dal paese (PIL) riduce la credibilità dei titoli di Stato e costringe lo Stato a rialzare il rendimento (tasso di interesse) sulle nuove emissioni di titoli, con conseguenti perturbazioni economico-finanziarie. Per tali ragioni le politiche economiche degli anni duemila vertono sull'obiettivo del pareggio di bilancio del settore pubblico. Ciò, tuttavia, non riduce i problemi causati dall'indebitamento pubblico generato negli anni passati. Per ridurre il debito pubblico lo Stato deve ridurre la spesa pubblica o aumentare le entrate, al fine di ottenere un avanzo di bilancio pubblico ed infine liquidare o riacquistare i propri titoli emessi in passato. È L'indebitamento pubblico è una politica economica controversa in quanto permette al policy maker di effettuare spese pubbliche nel periodo corrente spostando l'onere del pagamento alle generazioni future che, in teoria, dovrebbero beneficiare degli effetti degli investimenti pubblici correnti.

Rapporto Debito/PIL. Il debito pubblico può diventare una causa di instabilità economica se il rapporto tra il debito pubblico e il Prodotto interno lordo (Pil) è particolarmente elevato. Negli ultimi venti anni, in Italia il debito pubblico ha conosciuto una fase di continua escalation a causa della continua presenza di deficit del saldo del settore pubblico. La riduzione del debito pubblico consolidato è stata più che compensata dalla crescita del debito pubblico fluttuante. Nel 1991 il debito pubblico italiano ha superato, per la prima volta, il prodotto interno lordo (lordo). Dal 1999 il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo è uno dei principali indicatori di stabilità dell'Unione europea.

Il debito pubblico è spesso un indebitamento dello Stato contratto per finanziare la spesa pubblica corrente e il deficit del bilancio pubblico. Non è contratto soltanto per finanziare gli investimenti pubblici. Una serie continua di deficit di bilancio ( saldi negativi ) causa l'incremento progressivo del debito pubblico nel corso del tempo e il peggioramento della posizione finanziaria dello Stato nei confronti del resto dell'economia nazionale. Per approfondimenti: pro e contro del debito pubblico. Il peggioramento della posizione finanziaria dello Stato si traduce progressivamente in una perdita di credibilità sui mercati finanziari che può essere compensata dallo Stato soltanto con un incremento del tasso di interesse ( costo del finanziamento ) riconosciuto sui titoli di stato.

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