David Hume

David Hume è un filosofo scozzese del Settecento. Nasce a Edimburgo nel 1711. Hume cerca di costruire una scienza della natura umana, usando gli stessi strumenti matematici della fisica. Sostiene l'empirismo e il naturalismo. Secondo Hume, la conoscenza è determinata dalla relazione tra le idee, impressioni e osservazioni. La conoscenza empirica si basa sul principio di causalità, mentre la conoscenza matematica sul principio di non contraddizione. In campo economico vede con favore le nascenti idee liberiste. Muore a Edimburgo nel 1776.

Il pensiero economico di Hume

Nell'opera Political Discourses, Davide Hume rielabora il pensiero di Petty e Locke, giungendo a fondare le basi teoriche del liberismo economico. Nella storia del pensiero economico è considerato uno dei preclassici inglesi.

La critica di Hume alla teoria mercantilista

Hume rielabora una versione dinamica della teoria quantitativa della moneta per spiegare l'aggiustamento della bilancia dei pagamenti tramite il meccanismo prezzi-flussi monetari. Secondo il filosofo, quando le esportazioni superano in valore le importazioni si crea un avanzo positivo nella bilancia commerciale che genera un afflusso di moneta / oro ( +ΔM ) all'interno del paese. Avendo maggiore oro a disposizione, una maggiore offerta di moneta, i residenti possono aumentare la domanda di beni ( +ΔT ) facendo aumentare il livello dei prezzi nazionali interni ( +P ).

la relazione tra flusso monetario e prezzo

L'incremento dei prezzi nazionali riduce la competitività delle merci nazionali sui mercati internazionali riducendo la domanda estera dei beni esportati dal paese ( minore export ). Inoltre, l'aumento dei prezzi nazionali spinge i residenti ad acquistare di più le merci importate, in quanto più convenienti ( maggiore import ).

Questo processo riduce il surplus iniziale della bilancia commerciale del paese e la riporta in pareggio. In conclusione, secondo Hume la politica mercantilista non produce effetti reali importanti sulla ricchezza nazionale, poiché l'avanzo della bilancia commerciale è temporaneo.

Gli effetti reali temporanei nel breve periodo

Nel breve periodo le politiche mercantiliste possono far registrare degli effetti reali temporanei ( es. aumento delle transazioni, della produzione, dell'occupazione, ecc. ) dovuti all'aumento della circolazione di moneta nel paese e alla lentezza del processo di aggiustamento e di trasmissione.

Secondo Hume, l'aumento dei prezzi nazionali non si verifica istantaneamente in tutti i settori economici, si presenta prima in alcuni settori e da questi si trasmette a tutti gli altri nel corso del tempo.

La teoria del commercio internazionale

Hume si distacca dal pensiero mercantilista anche sul commercio internazionale. Secondo il filosofo il commercio internazionale non è fisso, come credevano i mercantilisti. Pertanto, l'aumento della ricchezza di un paese non riduce quella di un altro paese. Al contrario, secondo Hume quando un paese migliora la propria ricchezza aumenta la domanda interna dei beni e l'importazione dei beni dall'estero, apportando così dei benefici anche al resto del mondo.

La teoria del tasso di interesse

Secondo Hume il tasso di interesse non è un fenomeno monetario. Il filosofo scozzese nega l'esistenza di una relazione inversa tra il tasso di interesse e l'offerta di moneta. Per spiegare il tasso di interesse Hume formula una teoria basata sui fenomeni reali. Ad esempio, l'aumento della produzione nazionale incrementa la dotazione del capitale, facendo ridurre il saggio di profitto e, quindi, il saggio di interesse.

Le opere di Hume

  • Trattato della natura umana ( 1739-1740 )
  • Ricerca sull'intelletto umano ( 1748 )
  • Ricerca sui principi della morale ( 1751 )
  • Storia d'Inghilterra ( 1754-1761 )

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note


Pillole del pensiero di Hume

  • La religione nasce dalla paura e dalla speranza dell'uomo.
  • I valori etici sono fondati sulla collaborazione tra gli uomini, ossia sulla simpatia.
  • La politica si fonda sull'interesse comune.
  • Nell'estetica prevale il sentimento soggettivo del gusto.


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