Compressione dati
La compressione dati è una tecnica per ridurre le dimensioni di un file informatico attraverso l'applicazione di uno specifico algoritmo di compressione. Il software consente di ridurre il "peso" del files in termini di kilobyte senza penalizzare eccessivamente l'informazione contenuta nei dati. La compressione dati è nata dall'esigenza informatica di ridurre le dimensioni dei files per poterli salvare nei dispositivi di memoria in uso. Alla fine degli anni '80 un comune floppy disk poteva contenere al massimo 1.44 Mega Byte. Per salvare files di dimensioni superiori era necessario spezzare il file in più parti e registrarlo su più floppy. L'operazione era alquanto complessa.
Tecniche di compressione. Una soluzione alternativa arrivò dallo studio di specifici software di compressione in grado di comprimere e decomprimere il file. Alla necessità di comprimere i files contribuì anche la diffusione della telematica e la necessità di trasmettere files tramite linee di comunicazione a bassa velocità di trasmissione. Negli anni '80 l'ente internazionale ISO istituì il primo gruppo di lavoro JPEG (Joint Photographic Expert Group) per definire un algoritmo di compressione per le immagini fotografiche. Nacque così il formato JPG tuttora in uso per le immagini fotografiche su internet. Nel 1988 nacque un nuovo gruppo di lavoro per definire uno standard di compressione per le immagini in movimento, i video, detto Mpeg (Moving Picture Expert Group) e nel 1989 venne ufficializzato il formato video Mpeg-1. Lo studio delle tecniche di compressione files proseguì anche per i file audio. Si dovrà attendere però fino al 1997 per giungere ad uno standard di compressione ISO sui formati audio con lo sviluppo della specifica Mpeg-2 per Dvd e Mp3. Un altro importante formato di compressione audio è il formato AAC.
