Battaglia di Cheronea

Dopo la pace di Filocrate tra greci e macedoni si instaura un precario equilibrio politico. Filippo II non abbandona il suo piano espansionistico, protegge i territori conquistati ed attende il momento migliore per tornare ad espandere i confini macedoni verso sud. Dall'altra parte Demostene di Atene approfitta del periodo di pace per costruire una lega ellenica a difesa del territorio greco. Alla lega aderiscono l'Acarnania, l'Acacia, Corcira, Corinto, l'Eubea, Leucade e Megara.

Lega ellenica di Demostene

Il disegno di Demostene di unire le forze greche in una lega ellenica preoccupa il macedone Filippo II che teme la possibilità di un attacco contro la Macedonia o, nella migliore delle ipotesi, di dover rinunciare ai suoi piani di espansione verso i territori greci. Per evitare questo rischio Filippo II il macedone deve riscendere in guerra prima che la lega ellenica si organizzi meglio dal punto di vista militare. Non può però semplicemente invadere la Grecia da macedone in quanto rischierebbe di compattare ulteriormente le polis greche contro l'invasore esterno (barbaro). Deve farlo da greco. L'occasione gli arriva nel 339 a.C. quando Eschine accusa la città di Anfissa, alleata di Tebe, di aver coltivato sul terreno sacro di Crisa.

Guerra sacra di Anfissa

Filippo II approfitta delle accuse di Eschine per organizzare una nuova guerra sacra contro la "sacrilega" città di Anfissa, chiedendo anche ad Atene di far parte della campagna militare. In tal modo Filippo II mira a conquistare i territori di Tebe senza scatenare la reazione di Atene. Quest'ultima, tuttavia, rifiuta di partecipare alla guerra sacra indetta da Filippo II e si schiera in armi dalla parte di Tebe. Lo scontro tra i macedoni e gli eserciti tebani e ateniesi è ormai inevitabile. Gli eserciti si scontrano sul campo di battaglia il 2 agosto del 338 a.C. a Cheronea nella valle del Cefiso. Nella battaglia di Cheronea Filippo II sconfigge definitivamente le truppe inviate da Tebe e Atene decretando la fine della storia greca. In soli 20 anni Filippo II ha portato a termine il suo piano imperialista inglobando i territori greci nella sfera d'influenza macedone. D'ora in avanti si impone in Grecia un nuovo modello di società greco-macedone.

https://www.okpedia.it/battaglia-di-cheronea


Segnala un errore o invia un suggerimento per migliorare la pagina


Filippo di Macedonia


FacebookTwitterLinkedinLinkedin